Infortuni, disinnamoramento, ma anche scelte insolite, come quella di intraprendere una carriera diversa. Sono vari i motivi che possono spingere un giocatore a dire basta con il calcio giocato prima dei 30 anni. L'ultimo caso quello di Schurrle, al quale non servivano più "gli applausi del pubblico"
ANDRE’ SCHURRLE (29 anni). “L'idea stava maturando dentro di me da molto tempo e alla fine ho deciso: ho vissuto molte più ombre che luci. Non ho più bisogno degli applausi del pubblico”. Con queste parole, André Schurrle ha dato l’addio al calcio, a soli 29 anni. Una carriera tra alti e bassi, dal Mondiale vinto con la Germania nel 2014 (suo l’assist a Goetze per il gol decisivo in finale) alle maglie di Borussia Dortmund e Chelsea, le big con cui non è mai riuscito a sfondare. Fino alla decisione di dire basta a un’età insolita, per un calciatore
Shurrle si ritira, svanisce l'idea di calciomercato del Benevento
SEBASTIAN DEISLER (27 anni). Diversi i motivi per cui un under 30 appende gli scarpini al chiodo: gli infortuni il più ricorrente. Sebastian Deisler ha talento e futuro assicurato, ma paga la fragilità di un ginocchio operato 5 volte, finché il tedesco del Bayern, in preda allo sconforto (soffrì anche di depressione) non decide di chiudere con il calcio a soli 27 anni
DAVID ODONKOR (29 anni). Restiamo in Germania, con un altro nazionale tedesco, come Schurrle, che vive il suo Mondiale di gloria nel 2006, finché non incrocia l’Italia. Asso nella manica della squadra di Klinsmann, grazie alla sua velocità impressionante, quando gli infortuni lo privarono della sua principale qualità, preferì ritirarsi dal calcio di alto livello, a 29 anni, per dedicarsi alla famiglia
MARCO VAN BASTEN (28 anni). Pensi a un ritiro precoce e inevitabilmente fai il suo nome. Campione che abbiamo potuto ammirare per troppo poco tempo, si ritira a soli 28 anni, con un breve e freddo messaggio in una conferenza stampa del 1995, quando la sua ultima partita risaliva però a due anni prima. Colpa della cartilagine della caviglia, operata più volte senza una soluzione e con il timore di rimanere zoppo, come raccontato nella sua recente autobiografia
HIDETOSHI NAKATA (29 anni). “Ho smesso a 29 anni, ma ero già un ex giocatore”. Il giapponese non si rivede più nel mondo del calcio, quando lo abbandona: troppo business, non lo vive più come un divertimento, e allora si dedica alle sue passioni. Moda e viaggi, per uno dei migliori giocatori della storia del Giappone, protagonista in Italia dello scudetto vinto con la Roma
DAVID BENTLEY (29 anni). La mancanza di stimoli guida anche la scelta dell’ex di Tottenham e Blackburn, che si disinnamora del calcio quando lo scopre “robotico, noioso e tutto calcolato”
ALVARO DOMINGUEZ (27 anni). "Nessuno vorrebbe rimanere invalido a 27 anni", le parole con cui giustifica la propria scelta. Colpa dei problemi alla schiena, nel caso del difensore spagnolo cresciuto nell'Atletico Madrid e poi passato al Borussia Mönchengladbach
DEAN ASHTON (26 anni). Uno scontro in allenamento con Shaun Wright-Phillips, nel ritiro della nazionale inglese; l'infortunio alla caviglia, le operazioni, la fisioterapia, la ripresa lenta e infinita. Non bastarono a tornare come prima, e a 26 anni chiuse con il calcio
FELICE NATALINO (21 anni). Promessa dell’Inter, Benitez lo fa esordire in A giovanissimo. Nel 2013 però, ad appena 21 anni, l’addio al calcio in seguito a una crisi cardiaca che lo costringe a una scelta difficile ma saggia. Ha aperto una scuola calcio nel suo paese, diventando “mister” a un’età in cui tanti altri iniziano ad affacciarsi al grande calcio
LEONARDO PETTINARI (27 anni). Problemi cardiaci (una malformazione al ventricolo sinistro) costringono all’addio anche l’ex Atalanta, nel 2013. E anche lui inizia molto presto la sua carriera in panchina
RICCARDO PERPETUINI (26 anni). Scuola Lazio, centrocampista classe ’90 arrivato anche a esordire in A, nel 2016 è protagonista di una scelta singolare, lasciando il calcio per dedicarsi agli studi e diventare dentista. “Avevo un contratto con il Mantova e anche altre proposte, ma ho deciso di lasciare. Non si è accesa la lampadina e ho optato per questa scelta di studiare".
NICOLA SAMBO (25 anni). Si è ritirato da poco anche lui, chiudendo dopo l’esperienza alla Luparense ma non a causa di un infortunio o di guai fisici. Un passato come terzo portiere nel Venezia, squadra della sua città: e da Venezia ripartirà tuffandosi nel settore nautico per turisti, con obiettivo principale quello di ottenere la licenza per guidare il taxi acqueo
FELIPE SODINHA (27 anni). Ritiro prematuro e ripensamento, invece, per il talentuoso brasiliano noto per la classe abbinata a un fisico “arrotondato”. Dice basta a 27 anni a causa degli infortuni (dopo alcune buone stagioni in B con il Brescia), ci ripensa dopo un anno esatto e riparte dalle serie minori