
"Mi ritiro, anzi no". Robben è l'ultimo dei campioni che non hanno saputo resistere al richiamo del campo, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. C'è persino chi si è ritirato tre volte...

Era il luglio del 2019 quando l'attaccante olandese salutava il Bayern Monaco (con l'ennesimo titolo vinto) e il calcio. Un addio durato meno di un anno, poi Arjen Robben ci ha ripensato e ha deciso di tornare a giocare, firmando per il Groningen, il club in cui aveva iniziato la carriera. "'Segui il tuo cuore', mi sono detto, e il sogno è diventato realtà"

MARCO MATERAZZI. Campione del Mondo nel 2006, Triplete con l’Inter nel 2010, il difensore nerazzurro si ritira dal calcio giocato nel 2011, salvo ripensarci dopo 3 anni, accettando l’offerta del Chennaiyin, in India, dove a 41 anni fa l’allenatore-giocatore. E, al secondo anno, vince anche il titolo

MARCO BALLOTTA. Portiere fino al 2008, dalla stagione successiva, dopo il ritiro, si reinventa attaccante di una squadra in Prima Categoria. Nel 2014, a 50 anni, non resiste al richiamo dei pali, e torna in porta, in Eccellenza

JUAN SEBASTIAN VERON. Un tira e molla lunghissimo, quello della Brujita: dà l’addio al calcio nel 2011, quando giocava nell’Estudiantes, ma poi cede alle richieste dei compagni e prolunga per altri sei mesi. A questo punto firma con i dilettanti del Coronel di Brandsen, per poi tornare all’Estudiantes e ritirarsi nuovamente. Finita qui? Non ancora. Nel 2016 altro ritorno tra i dilettanti e poi ancora al suo Estudiantes… fino alla presidenza

JOHN ARNE RIISE. L’India ha saputo tentare anche l’ex Liverpool, passato anche in Italia dalla Roma. Ritiro nel 2016 e ripensamento pochi mesi dopo, con la firma con il Chennaiyin di Materazzi. A fine stagione secondo ritiro e nuova retromarcia, accordandosi con il Rollon, club della quarta divisione norvegese

PAUL SCHOLES. Addirittura un anno di inattività per la leggenda del Manchester United, che viene richiamata dal suo maestro, Alex Ferguson, alle prese con i tanti infortuni e memore di come il suo pupillo gestiva il centrocampo. Rientra a pochi giorni da un derby di FA Cup con il City (entrando nel finale), chiuderà la stagione con 21 presenze e un altro titolo di Premier

FREDDIE LJUNGBERG. Storia identica quella dello svedese, compagno di Pires nell’Arsenal degli Invincibili. Addio al calcio e seconda avventura, dopo il ripensamento, in India, nel Mumbai City.

LANDON DONOVAN. Leggenda del calcio statunitense, lascia il pallone e i suoi Galaxy nel 2015, per poi essere richiamato nella stagione successiva dal suo club in difficoltà. Nuovo ritiro, ma pochi mesi dopo lo ritroviamo ancora in campo, in Messico, con la maglia del Leon

MARC OVERMARS. Grande indeciso anche per l’olandese, che nell’estate 2004, complici gli infortuni, dà l’addio al calcio a 31 anni, da giocatore del Barcellona. Ci ripensa dopo aver giocato la gara d’addio di Stam e accetta la chiamata degli olandesi del Go Ahead Eagles. Una stagione e nuovo ritiro, salvo secondo ripensamento: nell’estate 2010, firma con l’SV Epe, altro club olandese

ANTONIO CASSANO. Diventò una telenovela, quella di Fantantonio, nel suo finale di carriera. Dopo la rottura con la Sampdoria (2016), l’accordo con il Verona che dura appena due settimane, prima della risoluzione consensuale. A ottobre, nuovamente intenzionato a tornare a giocare, si allena con l’Entella, ma sul più bello decide di dire basta con il calcio giocato