Guardiola-Mourinho, in Man City-Tottenham un altro capitolo della sfida: le tappe della rivalità

Il duello si rinnova, si riaccende la sfida. Manchester City-Tottenham mette di fronte i due amici-nemici Guardiola e Mourinho per la 25esima volta in carriera. Ecco il bilancio e tutte le tappe di una rivalità antica, che nel corso degli anni ha assunto forme diverse

PREMIER, IL PROGRAMMA DELLA 24^ GIORNATA

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Due allenatori che hanno scritto la storia del calcio negli ultimi anni. Con il loro carisma, con le loro vittorie frutto di filosofie quasi opposte, ma anche con la loro rivalità. Più creativo Pep, sempre alla ricerca di nuove soluzioni e della vittoria ottenuta attraverso il bel gioco; più pragmatico Mou, che in carriera ha saputo anche dare spettacolo con le sue squadre, ma senza rinunciare mai alla concretezza, al risultato ad ogni costo (anche parcheggiando il bus davanti alla porta, se necessario)

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1996: INSIEME AL BARCELLONA

Il primo incontro? Non è uno scontro, e avviene quando i due sono giovanissimi e ancora “amici”. È il 1996, e Pep e Mou appartengono allo stesso club, il Barcellona. Guardiola (25 anni) ne era il capitano e regista, giocatore di classe e carisma superiore; Mourinho (33 anni) era l’assistente dell’allenatore, Robson

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2008: PEP "CONSIGLIA" MOU

Il Barcellona deve scegliere il suo nuovo allenatore dopo aver salutato Rijkaard; Guardiola allenava la squadra B del club e, pare, abbia suggerito il nome di Mourinho. A essere scelto, alla fine, è proprio lui, Pep: che inizia a scrivere la storia con la sua rivoluzione calcistica

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2009-2010: DUELLI DI CHAMPIONS

Mou nel frattempo si accasa all’Inter: anche il portoghese finirà per entrare nella storia con il Triplete nerazzurro e la sua seconda Champions personale dopo quella alla guida del Porto. Proprio la Champions diventa il terreno di scontro – il primo – tra i due. Nella stagione 2009-2010 Inter e Barcellona si incrociano prima nel girone (pari a Milano, 2-0 Barça al ritorno) e poi in semifinale, con Zlatan Ibrahimovic grande ex approdato in estate alla corte di Pep

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A San Siro i nerazzurri giocano una gara storica, vincendo 3-1; al ritorno il Camp Nou è una bolgia che sogna la “remuntada”, ma Mou (in 10 dopo il rosso a Thiago Motta) fa un capolavoro tattico. Celebre l’immagine che lo ritrae sussurrare qualcosa all’orecchio di Pep. Svelerà cosa anni dopo: "Quando Thiago Motta viene espulso, con la coda dell’occhio vedo la panchina del Barcellona che festeggia come se avessero già vinto, Guardiola che chiama Ibra per parlare di tattica: tattica in 11 contro 10… Gli dissi solo: ‘Non fare festa, questa partita non è finita‘"

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2010-2012: REAL-BARCA, LA GUERRA DEI MONDI

Vinto il Triplete, Mourinho passa al Real Madrid, diventando il nemico numero uno del Barcellona. i rapporti con Guardiola si fanno più tesi e gli scontri, inevitabilmente, più frequenti. Non solo sul campo. I duelli diventano battaglie di parole, frecciate, botta-e-risposta in cui Mourinho veste i panni del provocatore, “costringendo” Guardiola a rispondere per non passare per il debole di turno. Celebre la conferenza stampa in cui José elenca i suoi “por qué?”, a cui Guardiola risponderà con quella del “puto amo”

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4 DUELLI IN 18 GIORNI

Il calendario li mette uno contro l’altro per ben 4 volte nel giro di 18 giorni (dal 16 aprile al 3 maggio 2011: campionato, finale di Coppa del re e doppia semifinale di Champions): le loro strette di mano prima di ogni duello sono la testimonianza di un allontanamento progressivo, fino a quella del 14 agosto 2011, andata di Supercoppa di Spagna, il primo duello dopo i quattro incontri ravvicinati, in cui i due si negano persino il contatto visivo, allungando il braccio ma restando a debita distanza con il corpo.

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IL PICCO DELLA TENSIONE

Al ritorno le tensioni sfociano in un attacco “fisico”, quando al termine della partita (vinta dal Barcellona), Mourinho mette un dito nell’occhio a Tito Vilanova, vice di Pep. È l’ultima stagione di Guardiola al Barça: dopo un anno sabbatico, firmerà con il Bayern (tre stagioni), mentre Mourinho, nel frattempo, è tornato al Chelsea

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2013: DUELLO DAL DISCHETTO

Riescono comunque a incrociarsi, l’occasione è la Supercoppa europea del 30 agosto 2013 che il Bayern gioca contro i Blues dello Special One. Ancora un duello sfiancante, che premia Guardiola solo ai calci di rigore. Dopo il 2-2 dei supplementari e una serie perfetta dal dischetto, quello decisivo lo sbaglia un giovane Lukaku…

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2016-2018: I DERBY DI MANCHESTER

Quando nel 2016 anche Guardiola si trasferisce in Premier, si torna a battagliare con continuità, e non sono certo partite banali. Perché se Pep va al Manchester City, Mou sceglie la sponda opposta e finisce allo United. Il duello diventa derby, ma per fortuna si vedono anche dei sorrisi, segno che le tensioni dell’era spagnola sono state superate

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DI NUOVO AMICI

Al loro primo derby di Manchester, prima della partita, si salutano calorosamente a bordocampo. Vincerà il City di Guardiola, 2-1, ma il gol per lo United lo firma quello che intanto è diventato il “nemico” di Pep: Zlatan Ibrahimovic. Non è splendido il calcio quando racconta storie del genere?

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LO SCHERZETTO DI MOU

Mourinho si prende la rivincita il 7 aprile 2018 con una clamorosa rimonta, da 2-0 a 2-3 in casa del City, che serve soprattutto a rovinare la festa all’amico-nemico, che vincendo avrebbe celebrato il titolo in anticipo e in casa, davanti ai suoi tifosi. Il gol decisivo è di Smalling

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In tutto giocano 6 derby di Manchester, tra campionato e Carling Cup: 3-2 per Guardiola, con un pareggio

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LE ULTIME SFIDE

Dal novembre 2019 Mourinho è al Tottenham: con gli Spurs ha incontrato due volte il City di Guardiola e vinto in entrambi i casi: 2-0 il 2 febbraio scorso e 2-0 il 21 novembre. Adesso, con un distacco di 14 punti, punta a rallentarne la corsa