MotoGP, GP Germania. I risultati della gara: 1° Quartararo, 2° Zarco. Caduta per Bagnaia
©GettyIl francese della Yamaha domina il GP Germania e allunga in testa al Mondiale. Due Ducati sul podio: secondo posto per Zarco (team Prima Pramac), terzo posto per Miller (team factory). Aleix Espargaró commette un errore nel finale e chiude 4°. Ottima gara di Marini, 5° al traguardo. Nuova caduta per il poleman Bagnaia, che scivola da solo al 4° giro. Pecco si è poi sfogato al box: "Avete mai visto un pilota della MotoGP perdere il posteriore così? Non avevo grip"
Il duello tanto atteso tra Bagnaia e Quartararo è durato soltanto tre giri. Ovvero fino a quando il pilota della Ducati ha perso il posteriore, cercando di tenere il passo del francese, scattato benissimo al via. Fine della sfida scritta in un copione ideale. E fine della gara. "El Diablo" ha messo il vuoto tra sé e gli altri, ha martellato su ritmi inesorabili, come sa fare quando si mette davanti. Intanto Bagnaia imprecava nella ghiaia, agitando le braccia contro la moto o qualcos’altro. Al box una furia, il piemontese incredulo e arrabbiatissimo, a suo dire (parole rubate dai microfoni della Dorna) contro la gomma posteriore: "Mai visto perdere il posteriore così…". L’anomalia è rimandata alle analisi dei tecnici Ducati, che dovranno capire a chi spetta la responsabilità di una scivolata che allontana i sogni iridati della sua prima guida. E’ il quarto zero per Bagnaia: dopo la caduta in Qatar, quella in Francia, l’incidente di Barcellona causato da Nakagami e infine questa. Che fa ancora più male viste le premesse: pole e record in prova, un ottimismo che irradiava la gara. Ma fare i conti senza l’oste francese, come si suol dire, è sempre un errore: Quartararo ha dato tutto per agguantare la prima fila in qualifica ("Ho spinto come un maiale…", aveva detto sabato) è scattato come un fulmine al via, a dispetto di una piccola forma d’influenza che gli ha tolto un po’ di smalto, ha impresso un ritmo indiavolato nelle prime battute, e poi ha preso il largo. Pure in campionato dove allunga con 34 punti su Aleix Espargaró, mentre Bagnaia precipita al sesto posto, superato anche da Binder, staccato di 91 lunghezze dalla vetta. Al francese gira tutto bene, ma non si può fargliene una colpa. Il secondo classificato, Zarco, ha tagliato il traguardo staccato di cinque secondi. Aleix Espargaró si è fermato ai piedi del podio, superato da un arrembante Miller che si è meritato il terzo posto, dopo aver pure scontato un long lap penalty rimediato in prova. Piccola consolazione per la corazzata Ducati che in gara, e in campionato, non raccoglie tutto ciò di buono che semina in prova e in qualifica. Può consolarsi con i giovani che crescono nelle sue fila: Luca Marini, quinto, davanti a Jorge Martin, e poi Fabio Di Giannantonio ottavo. Bastianini s’è difeso come poteva dopo prove e qualifiche opache: decimo il romagnolo davanti al compagno di marca Bezzecchi, autore di una prova incoraggiante. Rimpianti in casa Aprilia per il podio perso da Aleix, ma soprattutto per l’occasione sfumata di Vinales in lotta con il compagno di squadra per il podio, fino alla rottura dell’abbassatore posteriore che l’ha costretto al ritiro.
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L'ordine di arrivo
Ultimo giro
Giro 29
Giro 28
Giro 27
Giro 26
I distacchi a 5 giri dall'arrivo
2 J. ZARCO +4.020
3 A. ESPARGARO' +9.814
4 J. MILLER +10.135
5 L. MARINI +12.132
6 J. MARTIN +12.966
7 B. BINDER +13.981
8 F. DI GIANNANTONIO +14.702
9 M. OLIVEIRA +16.579
10 E. BASTIANINI +22.164