Coppa Libertadores, Santos-Independiente sospesa per scontri sugli spalti

Calcio

Match interrotto all'81' per scontri tra ultras locali e polizia allo stadio Pacaembu di San Paolo

MAXI LOPEZ, NOTTE MAGICA IN BRASILE CON UN GOL E DUE ASSIST

Epilogo amaro per l'ottavo di finale della Coppa Libertadores tra Santos e Independiente, sospesa all'81' di gioco per lancio di fumogeni in campo e scontri sugli spalti dello stadio Pacaembu di San Paolo tra ultras locali e polizia. Gli animi dei tifosi brasiliani si erano surriscaldati dopo la decisione presa poche ore prima del fischio d'inizio dalla Conmebol che aveva sanzionato la formazione paulista con la sconfitta per 3-0 a tavolino nella gara di andata per aver schierato l'uruguaiano Carlos Sanchez sotto squalifica per un episodio che risale al 2015, quando giocava nel River Plate.

La squadra argentina dell'Independiente passa dunque ai quarti di finale, il match di andata ad Avellaneda, prima della decisione del Conmebol, era finito 0-0. Da parte sua il Santos ha già annunciato che avanzerà ricorso. Nei quarti l'Independiente affronterà la vincente del derby argentino tra Racing e River Plate.

Rodrygo insulta la Conmebol

Ma, a destare scalpore, è stato il comportamento di Rodrygo Goes, nuova stellina 17enne già di proprietà del Real Madrid. Il giocatore del Santos ha infatti affermato che "i tifosi hanno fatto bene, la partita è finita quando hanno reso pubblico il risultato a tavolino: è una vergogna". In un video, apparso sui social, Rodrygo insulta la Federazione sudamericana, ritenuta responsabile della decisione sul caso Sanchez. "Comnebol, figli di p...", la frase diventata già virale e che costerà molto al giocatore.

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