Alla vigilia del match di Uefa con lo Zurigo, il tecnico dei rossoneri chiede riservatezza ma manifesta la volontà di uscire dal momento delicato in cui si trova la squadra, aggravato dalle indiscrezioni su Ronaldinho provenienti dal Brasile
Nella riunione di lunedì tra società e staff tecnico del Milan "c'è stata un'autocritica lucida da parte di tutte le componenti". Lo ha raccontato il tecnico del Milan Carlo Ancelotti ammettendo che "anche io ho commesso qualche errore".
L'allenatore rossonero non è sceso nei particolari, "perché i panni sporchi si lavano in casa e non in piazza", ma ha chiarito che "il momento è molto delicato e c'è, da parte dei giocatori, la volontà di uscirne, e da parte della società una gestione molto lucida e attenta".
In questi termini, secondo il tecnico, va letta la scelta dell'ad Adriano Galliani di convocare ieri in sede Ronaldinho in seguito alle indiscrezioni provenienti dal Brasile. "Il momento ci impone di essere tutti precisi e attenti", continua Ancelotti più sorridente del solito, che da ieri ha fatto sottoporre a test atletici i suoi calciatori impegnati ultimamente con le Nazionali. Tra questi anche Shevchenko e Ronaldinho che domani dovrebbero giocare uno spezzone della partita contro lo Zurigo, esordio in Coppa Uefa. "E' un obiettivo secondario per noi - riconosce Ancelotti - ma se riusciremo ad arrivare fino a marzo in questa competizione, sarà interessante e l'idea della finale è uno stimolo in più".
Per finire, fa il punto della situazione degli indisponibili: "Gattuso probabimente tornerà contro la Lazio, domani non ci sarà Senderos, verrà tenuto a riposo Maldini, mentre in porta darò spazio a Dida che è un portiere affidabile, i test che abbiamo effettuato in questi giorni stanno dimostrando che sta tornando quello di 4 anni fa". Il Milan dovrà rinunciare per qualche settimana a Pirlo: "i suoi sostituti naturali - annuncia Ancelotti - sono Flamini ed Emerson".