A e B non si mettono d'accordo, salta l'assemblea

Calcio
Paloschi del Parma, quest'anno nella cayenna della B
serie_b_parma_paloschi

In ballo oggi in Lega calcio la questione della mutualità: quante risorse economiche dirottare dalla serie maggiore a quella cadetta. La B non accetta le offerte avanzate dai dirigenti di serie A

E' saltata l'assemblea generale straordinaria sulla mutualità in programma nel pomeriggio in Lega calcio. Serie A e B, secondo quanto si apprende, non hanno trovato l'accordo sulla divisione delle risorse e hanno quindi svolto due separate assemblee informali di categoria.

Dopo il consiglio di Lega, i dirigenti hanno quindi deciso di non riunirsi tutti insieme nell'assemblea straordinaria, ma di proseguire con due riunioni separate, rinviando a data da destinarsi quella generale. La serie B non ha quindi accettato le offerte avanzate dai dirigenti di serie A. "Se la B decide di non giocare - ha spiegato Adriano Galliani - è un problema che non riguarda noi e poi non vedo come possano fermarsi quando c'e' una delibera in corso".

"Noi stiamo offrendo più di quanto dice la delibera - ha aggiunto - non saprei come la B potrebbe giustificare il fatto di non giocare dato che c'è una delibera che è in corso da tre anni. Mi sembrerebbe bizzarro ma ognuno fa quello che vuole nella vita. Se la Serie B si ferma non è un problema della A".

"C'è molto ma molto da lavorare, con grandissima pazienza": il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese, riassume così l'ennesima giornata difficile vissuta in via Rosellini, dove non si è svolta l'assemblea straordinaria. Il calendario stilato dal presidente della Lega prevede un'assemblea della serie A il 6 ottobre che dovrà fare un'ultima offerta che poi verra' valutata da un'assemblea solo di serie B (e non generale come comunicato in precedenza), convocata per l'8 ottobre. "Vogliamo evitare lo scontro, c'è tempo per riflettere e per riunirsi di nuovo".

"Come spesso accade in Lega Calcio - conclude Matarrese - le situazioni cambiano da un momento all'altro. Le cose che si decidono alla sera, a volte vengono cambiate la mattina dopo: la Lega è fatta così, io non mi sorprendo di niente".