L'unico Special One è Ronaldinho. Al Milan il derby

Calcio
Ronaldinho nelle vesti di match winner della serata
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Il brasiliano sceglie la serata migliore per segnare il primo gol in maglia rossonera. Un colpo di testa all'incrocio dei pali inchioda il punteggio sull'1-0 e certifica la rinascita dei rossoneri

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Milan brasil - Hanno avuto ragione in due, anzi in tre. Una rivincita auspicata alla vigilia rispetto a quanti, forse, non credevano in un progetto che sta pian piano prendendo quota. La società, in primis e soprattutto Carlo Ancelotti e Ronaldinho si sono presi la loro personalissima vendetta sportiva nella serata più bella e significativa. Il Milan 'brasil' ha colpito, il Ka-Pa-Ro tanto amato dal presidente Silvio Berlusconi ha funzionato. Pato si è sacrificato davanti fornendo movimento e creando spazi, Kakà si è travestito da assist man e Ronaldinho si è trasformato in implacabile uomo d'area di rigore con uno stacco mai sfoggiato prima in carriera. Il boato di San Siro con annessa standing ovation nel momento dell'avvicendamento con Shevchenko è stato il più giusto tributo al match winner della serata. Il Milan ha conquistato il derby e non solo. L'1-0, come aveva detto in settimana Carlo Ancelotti, completa il periodo di convalescenza dei rossoneri, guarda caso, in concomitanza con la completa guarigione, dall'oblio, di Ronaldinho.

Inter involuta - Atteggiamento mentale diverso, spirito di squadra e concretezza sono stati gli ingredienti che hanno permesso alla formazione di Ancelotti di avere la meglio sui cugini, al contrario, apparsi involuti nel gioco, presentatisi in campo con Ibra, Quaresma e Mancini ma autori di una manovra, almeno fino a metà della ripresa, troppo compassata e prevedibile. Un attento Abbiati ha scongiurato pericoli nell'area rossonera e un altrettanto positivo Julio Cesar in un paio di occasioni ha sventato il raddoppio.

Guarigione avvenuta - L'ingresso in campo di Adriano ha dato maggiore peso specifico all'attacco interista, ma una difesa coriacea guidata da Maldini ha permesso al Milan di rintuzzare i pericoli, a tratti pressanti dei nerazzurri. Shevchenko nel ruolo dell'avvicendato Pato ha dato il proprio contributo e tutta la squadra, Seedorf compreso nell'inedita veste di vice-Pirlo, si è sacrificata per portare a casa il risultato. Il gol sfiorato da Adriano negli ultimissimi minuti di gioco è stato l'ultimo brivido di un derby partito in sordina e andato in crescendo, segnato indelebilmente dall'uomo più atteso, quel Ronaldinho che ha rubato la scena a Ibra e Mourinho, miglior modo per conquistare San Siro e prendere per mano il suo Milan.