Ancelotti: ''Vogliamo la vetta, ma il Napoli è da scudetto''
CalcioIl tecnico rossonero è consapevole della forza dell'avversario e chiede ai suoi continuità di rendimento e risultati: ''Abbiamo capito che per vincere servono altre qualità, dobbiamo migliorare, siamo ancora una squadra incompiuta''
Verso il primo posto - Una rincorsa alla vetta che passa necessariamente per lo scontro diretto con l'attuale capolista. Carlo Ancelotti è concentrato sul big match di domenica contro il Napoli, occasione ghiotta per agganciare in testa gli azzurri, consapevole delle difficoltà che la sfida con gli uomini di Reja comporterà. "Non siamo in vetta, abbiamo davanti un ostacolo impegnativo - spiega - Il Napoli ha una rosa molto competitiva, ha grande entusiasmo. E' una squadra che può tenere fino alla fine, visto che è fuori dalla Coppa Uefa e non ha altri impegni oltre al campionato".
Non solo l'Inter - Obiettivo dichiarato, e da tempo, quello del tecnico rossonero che non guarda al sorpasso sui cugini dell'Inter ottenuto nel turno infrasettimanale: "Facciamo la nostra strada, cerchiamo di arrivare prima degli altri. La corsa sull'Inter? Ci sono altre squadre, non ci sono solo i nerazzurri", dice dando un'occhiata alle zone altissime della classifica. "Io penso alla vetta perchè per noi è un obiettivo stimolante, visto che non la occupiamo da diverso tempo". Ancelotti si sofferma, inoltre, sulla metamorfosi del Milan dopo un avvio difficile: "La mia squadra sa fare gioco, sa gestire il pallone. Ma dopo le prime due sconfitte abbiamo capito che servivano anche altre qualità", aggiunge Ancelotti riferendosi alla grinta e alla concentrazione che i rossoneri hanno esibito nelle ultime due gare. "Abbiamo dimostrato di sapere cosa sono sacrificio, impegno e altruismo", aggiunge.
Squadra incompiuta - A chi accosta il Milan attuale a quello roccioso allenato negli anni '90 da Fabio Capello, Ancelotti risponde secco: "Questo è il mio Milan". L'obiettivo e' arrivare al livello toccato nel 2004, l'anno dell'ultimo scudetto del Diavolo. "Dobbiamo migliorare, non abbiamo ancora la continuità di quella squadra. Da questo punto di vista, non siamo ancora una squadra compiuta".
Nessuna vendetta - Nello scorso campionato, il Milan si impose in casa 5-2 centrando la prima vittoria stagionale tra le mura amiche. "Pensare a quella gara significa pensare a Ronaldo", dice ricordando il match Ancelotti. Al ritorno, il Napoli vinse 3-1 chiudendo le porte della Champions League ai rossoneri: "Vendetta? No, nessuna vendetta".
Becks e Mou - Da gennaio, nella rosa di Ancelotti ci sarà anche David Beckham. "Non c'è da studiare molto per trovargli la collocazione. Per me è emozionante allenare una squadra che sento dentro come il Milan, che ci sia Beckham o meno". Sulla sponda nerazzurra di Milano, Josè Mourinho non fa sconti ai giocatori dell'Inter che non rispettano regole e orari. "Mercoledi' - scherza Ancelotti - 12 giocatori sono arrivati in ritardo. Se avessi dovuto adottare certi provvedimenti, avremmo giocato con la Primavera...".
Non solo l'Inter - Obiettivo dichiarato, e da tempo, quello del tecnico rossonero che non guarda al sorpasso sui cugini dell'Inter ottenuto nel turno infrasettimanale: "Facciamo la nostra strada, cerchiamo di arrivare prima degli altri. La corsa sull'Inter? Ci sono altre squadre, non ci sono solo i nerazzurri", dice dando un'occhiata alle zone altissime della classifica. "Io penso alla vetta perchè per noi è un obiettivo stimolante, visto che non la occupiamo da diverso tempo". Ancelotti si sofferma, inoltre, sulla metamorfosi del Milan dopo un avvio difficile: "La mia squadra sa fare gioco, sa gestire il pallone. Ma dopo le prime due sconfitte abbiamo capito che servivano anche altre qualità", aggiunge Ancelotti riferendosi alla grinta e alla concentrazione che i rossoneri hanno esibito nelle ultime due gare. "Abbiamo dimostrato di sapere cosa sono sacrificio, impegno e altruismo", aggiunge.
Squadra incompiuta - A chi accosta il Milan attuale a quello roccioso allenato negli anni '90 da Fabio Capello, Ancelotti risponde secco: "Questo è il mio Milan". L'obiettivo e' arrivare al livello toccato nel 2004, l'anno dell'ultimo scudetto del Diavolo. "Dobbiamo migliorare, non abbiamo ancora la continuità di quella squadra. Da questo punto di vista, non siamo ancora una squadra compiuta".
Nessuna vendetta - Nello scorso campionato, il Milan si impose in casa 5-2 centrando la prima vittoria stagionale tra le mura amiche. "Pensare a quella gara significa pensare a Ronaldo", dice ricordando il match Ancelotti. Al ritorno, il Napoli vinse 3-1 chiudendo le porte della Champions League ai rossoneri: "Vendetta? No, nessuna vendetta".
Becks e Mou - Da gennaio, nella rosa di Ancelotti ci sarà anche David Beckham. "Non c'è da studiare molto per trovargli la collocazione. Per me è emozionante allenare una squadra che sento dentro come il Milan, che ci sia Beckham o meno". Sulla sponda nerazzurra di Milano, Josè Mourinho non fa sconti ai giocatori dell'Inter che non rispettano regole e orari. "Mercoledi' - scherza Ancelotti - 12 giocatori sono arrivati in ritardo. Se avessi dovuto adottare certi provvedimenti, avremmo giocato con la Primavera...".