Il Presidente della Lega lancia un appello al ministro dell'Interno Maroni per eliminare le restrizioni contro natura nella vendita dei biglietti per le partite di calcio: "Chiediamo di tornare alla normalità"
"Siamo stanchi di subire mortificazioni, chiediamo di tornare alla normalità e lo chiediamo a voce alta". Con queste parole, Antonio Matarrese si è rivolto a Roberto Maroni in merito alla questione della vendita dei biglietti delle partite di calcio: "Tutto va per il meglio, mandiamo una forte richiesta al ministro Maroni. Ora basta, si torni a rispettare il nostro impegno e si torni alla normalità". Il Presidente della Lega parla di "restrizioni contro natura" nella vendita dei biglietti per le partite, e spiega: "Avevamo iniziato bene ma poi ci hanno lasciato per strada e al ministro Maroni chiediamo che ci venga a soccorrere. Il ministro ha altri problemi, ma questo è un problema suo e nostro. L'unico incidente è stato quello sul treno di Napoli e ancora non ho capito cosa sia successo".
Il direttore generale della Lega Marco Brunelli ha spiegato cosa significhi il ritorno alla normalità: "Il divieto alle trasferte è diventato qualcosa di diverso, originando situazioni kafkiane, come quando a molti milanesi è stato impedito di andare al Meazza". E Brunelli ha ricordato che queste limitazioni "hanno riflessi economici ingenti, ma anche riflessi sulla regolarità del campionato".
Matarrese ha spiegato che i presidenti sono consapevoli che "alcune trasferte siano pericolose ma anche ieri il capo della Polizia Manganelli ha confermato che il campionato sta andando magnificamente, senza incidenti e con meno danni ai poliziotti. E questo non è un risultato casuale ma dovuto all'impegno delle società". Per questo, prosegue Matarrese, i presidenti "sono stanchi di subire mortificazioni e chiedono a voce alta che si torni alla normalità con una richiesta forte nei confronti del ministro che è sempre stato apprezzato per la sua fermezza".
Maroni ha previsto che la tessera del tifoso dovrebbe diventare obbligatoria dal prossimo anno, ma Matarrese spiega che "non possiamo obbligare nessuno a farla. Se ci mettiamo di buzzo buono, possiamo arrivare a farla per il prossimo anno perché è interesse di tutte le società".
Il direttore generale della Lega Marco Brunelli ha spiegato cosa significhi il ritorno alla normalità: "Il divieto alle trasferte è diventato qualcosa di diverso, originando situazioni kafkiane, come quando a molti milanesi è stato impedito di andare al Meazza". E Brunelli ha ricordato che queste limitazioni "hanno riflessi economici ingenti, ma anche riflessi sulla regolarità del campionato".
Matarrese ha spiegato che i presidenti sono consapevoli che "alcune trasferte siano pericolose ma anche ieri il capo della Polizia Manganelli ha confermato che il campionato sta andando magnificamente, senza incidenti e con meno danni ai poliziotti. E questo non è un risultato casuale ma dovuto all'impegno delle società". Per questo, prosegue Matarrese, i presidenti "sono stanchi di subire mortificazioni e chiedono a voce alta che si torni alla normalità con una richiesta forte nei confronti del ministro che è sempre stato apprezzato per la sua fermezza".
Maroni ha previsto che la tessera del tifoso dovrebbe diventare obbligatoria dal prossimo anno, ma Matarrese spiega che "non possiamo obbligare nessuno a farla. Se ci mettiamo di buzzo buono, possiamo arrivare a farla per il prossimo anno perché è interesse di tutte le società".