Quando il Genoa di Bagnoli cacciò la Juve fuori dall'Europa

Calcio
Correva l'anno 1991... Il Grifone di Osvaldo Bagnoli volò in Uefa. La Vecchia Signora allenata da Gigi Maifredi sprofondò al settimo posto in classifica, fuori dalle coppe europee
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Questa sera il Grifone affronta i bianconeri a Torino nell'anticipo della 12a giornata. I rossoblù non vincono sotto la Mole dal 1991, l'anno della Uefa. Amari ricordi per la Vecchia Signora, condannata proprio dai liguri ad un anno di astinenza europea

di GIOVANNI DE RUVO

Ultima giornata della stagione 1990-91, Genoa-Juventus 2-0. Il Grifone vola in Uefa ed entra nella storia, la Juventus sprofonda in un abisso infernale. Un settimo posto che nega ai bianconeri la qualificazione nelle coppe europee. Un inferno che era già stato vissuto ventotto anni prima, amari ricordi sbiaditi nel tempo. Che smacco per la Vecchia Signora. Un anno intero senza poter calpestare l’erba dei più prestigiosi campi d’Europa. A guidare i bianconeri Gigi Maifredi, l’inventore del “calcio champagne”. Velocità e gioco offensivo, qualità che aveva impresso nel Bologna nei due anni precedenti. Ma in casa Juventus il raccolto andò in fumo. La ricetta non produsse alcuna bollicina e Maifredi svanì in mezzo alla nebbia del capoluogo piemontese, collezionando negli anni successivi un gran numero di esoneri in giro per l’Italia. E, per ironia della sorte, cacciato anche da quel Genoa che lo chiamò dopo una breve parentesi, un ritorno alquanto amaro, nel suo amato Bologna.

Questa sera, nell’anticipo della dodicesima giornata, Genoa e Juve si incontrano nuovamente. E non a caso ritorna in mente la Vecchia Signora allenata da Maifredi. Perché l’ultimo successo del Grifone a Torino risale proprio alla stagione 1990-91. Era il 20 gennaio e il Genoa, con una magia di Skuhravy, si impose per 1-0 davanti allo sguardo impietrito di Maifredi. Il preludio alla disfatta del 26 maggio, quando un missile di Branco e un guizzo del gigante boemo affondarono definitivamente la nave bianconera mal attraccata sotto la Lanterna.

Troppe le coincidenze. Mai come quest’anno nel capoluogo ligure si associa il nome di Gian Piero Gasperini, l’artefice della rinascita del Vecchio Balordo con un altro mito della storia genoana, un nome che scuote ancora oggi il cuore di tutti i tifosi rossoblù: Osvaldo Bagnoli. Colui che ha saputo guidare il Genoa alla conquista di un quarto posto da record. 1990-91, un anno indimenticabile per la Genova di sponda rossoblù. Un undici da leggenda, ancora impresso nella memoria di tutti i tifosi del Grifone. ''Vediamo un po', comincio dal numero 1?'' Frase di rito e via, tutto di un fiato: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera, Skuhravy, Onorati. Gli undici grifoni dell’anno della Uefa.

Le vittorie su Inter, Roma, Juventus, sulla Samp futura campione d’Italia. Il derby del 25 novembre deciso da una punizione da quaranta metri di Claudio Ibrahim Vaz Leal, detto Branco. Il re brasiliano delle punizioni, capace di imprimere alla palla effetti devastanti. Sono queste alcune delle memorabili vittorie ottenute dal Genoa di Bagnoli, impresse a fuoco nei ricordi dei tifosi rossoblù. E mai come quest'anno le gesta del Principe Milito hanno ricordato quelle di un altro beniamino della Gradinata Nord, Carlos Alberto Nova ''Pato'' Aguilera. Con la casacca rossoblù l’anatroccolo uruguaiano ha messo a segno 45 gol. Un’incredibile coincidenza: Diego Milito ha raggiunto la stessa quota di gol proprio domenica scorsa, in Genoa-Reggina. A soli quattro giorni dalla sfida di Torino che vedrà i liguri opposti ai bianconeri di Alex Del Piero.

Nella Juve di allora ad indossare il numero dieci bianconero c’era un certo Roberto Baggio, che chiuse la stagione con quattordici gol. Per il “codino nazionale” quello fu il primo anno in bianconero, dopo aver deliziato con le sue magie Firenze nei cinque anni precedenti. Questa sera a Torino sfileranno i gioiellini di Juventus e Genoa. Alex Del Piero e Diego Milito, una sfida che sa di antico. I bianconeri, tra campionato e Champions, hanno vinto le ultime sei partite. Il Genoa non perde da più di un mese, ma non ha mai vinto in trasferta quest'anno. Calcio amarcord, un vero toccasana per tutti gli amanti del pallone. E poi si sa, a volte la storia si ripete...