Ranieri: "Pagherei di tasca mia per battere l'Inter"

Calcio
Claudio Ranieri ha voglia di un nuovo successo importante dopo la vittoria in Champions sul Real
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Il tecnico bianconero ha voglia di un nuovo successo importante dopo quello in Champions contro il Real Madrid. "Non è una gara tra Ranieri e Mourinho. Noi siamo carichi e consapevoli, se vinceranno loro stringerò la mano a tutti"

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A Mourinho stringerà la mano prima del fischio d'inizio. Claudio Ranieri sceglie il basso profilo. Perché "sente" il match con l'Inter e non ha alcuna voglia di entrare in polemica col tecnico portoghese: "Qualcuno ci può ricamare sopra - ha spiegato l'allenatore bianconero - può fare un po' di colore e la battutina simpatica può anche starci, ma sabato non si gioca Mourinho-Ranieri, ma solo Inter-Juve. Una partita che va oltre il campionato - ha subito puntualizzato - e di sicuro non avrò bisogno di motivare i miei ragazzi. Cosa mi aspetto? Una gara vibrante e veloce, proprio come nella passata stagione. Lo scorso anno qualche mio giocatore avrebbe pagato pur di battere l'Inter? Bene, questa volta sono disposto io a pagare, anche se il campionato si deciderà a primavera".

Una stagione calda, dove Ranieri spera di arrivare con una Juve sempre protagonista: "E' l'Inter la squadra da battere - ha aggiunto - perché noi allo scudetto ci stiamo lavorando, mentre gli altri lo hanno già vinto. Stiamo facendo passi da gigante, ma vedremo solo alla fine il gap che ancora ci separerà da loro. Ai tifosi, comunque, dico che siamo carichi e consapevoli". Poi una sbirciatina in casa Inter, dove Mourinho sembra abbia apportato qualche prudente modifica al 4-3-3 proposto a inizio stagione: "Stiamo parlando di un tecnico portoghese - ha spiegato Ranieri - che probabilmente ha guardato molto il calcio italiano. In difesa sono molto attenti, tutti pronti a tornare dietro la linea della palla. Tutti tranne Ibrahimovic. Prima era statico, ora spazia su tutto il fronte d'attacco. Costruire una diga per fermarlo? Direi di no, le dighe lasciamole costruire agli ingegneri".

Non difende, Ranieri, ma attacca, perché con l'Inter vuole vincere. Per battere il rivale che lo defenestrò ai tempi del Chelsea e raggiungere in classifica proprio i nerazzurri: "Inutile girarci intorno - ha aggiunto il tecnico della Juve - i ragazzi stanno bene e sabato vogliamo giocarcela. Non guardo mai gli avversari. Se poi l'Inter sarà più forte, accetterò il verdetto del campo e stringerò la mano a tutti. E non ci sarà appagamento per le sette vittorie consecutive - ha aggiunto - perché siamo carichi. Chi rischia di più? Probabilmente noi che siamo dietro. Male che vada a loro, ci sarà l'aggancio". Poi un assaggio di formazione: "Con Tiago non ho ancora parlato. Spero abbia dormito in aereo e non abbia accusato troppo il doppio viaggio. Poi sentirò anche Camoranesi, che potrebbe essere della partita. Ma voglio sapere cosa ne pensa lui ma anche il medico". La chiusura è sulla presunta offerta del Manchester City per Buffon: 75 milioni di euro. Ranieri se la cava con una battuta: "Sono arrivati a 75? Bene, se aspettiamo ancora un po' arriveranno a cento. Forse a centocinquanta a fine campionato. E se Buffon mi chiede un consiglio, poi facciamo a metà. Scherzi a parte, Gigi resta da noi. E' contento di stare qui e questo è l'importante".