Mourinho: "Questa squadra può vincere lo Scudetto"
CalcioIl tecnico nerazzurro si sbilancia per la prima volta su ciò che potrà accadere a fine anno e poi si dice fiero di essere l'allenatore di questo gruppo: "Non è facile vincere, noi siamo forti, i giocatori hanno uno spirito fantastico"
La strada è lunga ma quest'Inter ha già messo le mani sullo scudetto. Josè Mourinho non lo dice apertamente ma la vittoria netta sulla Lazio ha ribadito una volta di più la forza della formazione nerazzurra. Importante si è rivelato anche il nuovo modulo, col centrocampo a rombo, su cui l'Inter sta costruendo i suoi successi. "Penso che sia importante avere un equilibrio emozionale e posizionale e tra emozioni e organizzazione si può trovare una vera squadra e questa lo è. Siamo ancora lontani dallo scudetto, siamo a dicembre, nemmeno a metà campionato, ma con l'esperienza che ho per aver vinto in Portogallo e in Inghilterra posso dire che questa è una vera squadra e può vincere lo scudetto".
La Lazio non è apparsa irresistibile ma questo anche per merito dell'Inter, dove Mourinho sembra aver trovato la quadratura del cerchio. "Non è facile vincere, noi siamo forti, i giocatori hanno uno spirito fantastico e faccio i complimenti a questo gruppo fantastico di giocatori, per me è un piacere esserne l'allenatore". E insiste: "Stiamo lavorando su vari aspetti del gioco, la squadra fa un pressing che mi piace veramente ma questo è la conseguenza di giocare con la linea difensiva medio-alta. Non giochiamo mai basso e questo è importante per noi, la squadra scivola molto bene, sono sei vittorie di fila, la fiducia e l'autostima sono alte".
Per Mourinho questa Inter è una "squadra equilibrata, ma il calcio e il campionato alle volte tradiscono: io non voglio essere campione d'inverno, voglio essere campione a maggio". Dallo Special One grandi elogi per Cambiasso ("mi ricorda Redondo, non è molto veloce ma pensa più veloce di tutti gli altri e questo è quello che conta di più nel calcio") ma anche per Balotelli, escluso dai convocati per l'Olimpico e a segno con una doppietta nella Primavera dove il tecnico lo ha rispedito. "E' importante, sono soddisfatto del suo lavoro", ha commentato, "l'atteggiamento è importante e martedì sarà con noi a Brema, avrà la possibilità di dimostrare che vuole camminare sulla nostra strada. Per diventare un campione il solo talento non è sufficiente". Adesso c'è la trasferta di Champions League in Germania col Werder e Mourinho, dopo il ko col Panathinaikos, vuole i tre punti per il primo posto anche se la qualificazione è ormai in tasca. "Questo era un gruppo molto facile, potevamo fare 12 punti e invece, dopo aver fatto bene la prima partita, la squadra non si è concentrata e l'allenatore e' colpevole di questo, siamo tutti responsabili - dice ancora Mourinho - Aspettiamo una grande squadra negli ottavi e sarà un momento importante per giudicare la vera qualità della nostra squadra in Europa".
La Lazio non è apparsa irresistibile ma questo anche per merito dell'Inter, dove Mourinho sembra aver trovato la quadratura del cerchio. "Non è facile vincere, noi siamo forti, i giocatori hanno uno spirito fantastico e faccio i complimenti a questo gruppo fantastico di giocatori, per me è un piacere esserne l'allenatore". E insiste: "Stiamo lavorando su vari aspetti del gioco, la squadra fa un pressing che mi piace veramente ma questo è la conseguenza di giocare con la linea difensiva medio-alta. Non giochiamo mai basso e questo è importante per noi, la squadra scivola molto bene, sono sei vittorie di fila, la fiducia e l'autostima sono alte".
Per Mourinho questa Inter è una "squadra equilibrata, ma il calcio e il campionato alle volte tradiscono: io non voglio essere campione d'inverno, voglio essere campione a maggio". Dallo Special One grandi elogi per Cambiasso ("mi ricorda Redondo, non è molto veloce ma pensa più veloce di tutti gli altri e questo è quello che conta di più nel calcio") ma anche per Balotelli, escluso dai convocati per l'Olimpico e a segno con una doppietta nella Primavera dove il tecnico lo ha rispedito. "E' importante, sono soddisfatto del suo lavoro", ha commentato, "l'atteggiamento è importante e martedì sarà con noi a Brema, avrà la possibilità di dimostrare che vuole camminare sulla nostra strada. Per diventare un campione il solo talento non è sufficiente". Adesso c'è la trasferta di Champions League in Germania col Werder e Mourinho, dopo il ko col Panathinaikos, vuole i tre punti per il primo posto anche se la qualificazione è ormai in tasca. "Questo era un gruppo molto facile, potevamo fare 12 punti e invece, dopo aver fatto bene la prima partita, la squadra non si è concentrata e l'allenatore e' colpevole di questo, siamo tutti responsabili - dice ancora Mourinho - Aspettiamo una grande squadra negli ottavi e sarà un momento importante per giudicare la vera qualità della nostra squadra in Europa".