Al Genoa il derby della Lanterna. Kakà rilancia il Milan

Calcio
Diego Milito regala il derby numero 69 al Genoa. I rossoblù non lo vincevano da 7 anni
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SERIE A 15A. Milito decide il posticipo: Samp ko 1-0. Il brasiliano regala i 3 punti ai rossoneri contro il Catania. La Juve vince 2-1 a Lecce. Il Napoli torna a sorridere (2-0 al Siena). La Fiorentiana inguaia il Torino. I NUMERI DEI MATCH

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Doveva essere la partita di Diego Milito e Antonio Cassano. E i due protagonisti annunciati non hanno deluso le attese della vigilia. Ma alla fine a sorridere è solo il bomber argentino. E’ suo infatti il gol che decide, nel posticipo, il derby della Lanterna numero 69 a favore del vecchio Grifone dopo 7 anni. L’ultimo successo dei rossoblù fu firmato da Francioso nella stagione 2001/02. A nulla sono servite, soprattutto nella seconda frazione di gioco, le invenzioni del talento di Bari vecchia. Con questo successo il Genoa sale al sesto posto in classifica a quota 25, a soli due punti dalla zona Champions. Per la Samp invece si tratta di una brutta battuta d’arresto che non complica però, alla luce delle sconfitte di Lecce, Torino e Siena nel pomeriggio, ulteriormente la sua non straordinaria posizione in classifica.

Parole profetiche alla vigilia, restare più avanti per dare un contributo decisivo in zona gol, frasi mai più sagge alla luce della vittoria del Milan sul Catania maturata grazie al colpo di testa (con deviazione decisiva di un avversario) di Kakà. Il brasiliano si carica la squadra sulle spalle in una gara per nulla semplice. Complice l'ottima partita degli etnei, compatti in difesa e pronti a ripartire in avanti ispirati dal genio di Mascara. Ci si aspettava la grande prestazione di Shevchenko, nuovamente titolare a San Siro dopo due anni, e l'ucraino ha risposto con tanta generosità ma ancora con qualche affanno specie di natura psicologica. Alla fine i rossoneri hanno legittimato la vittoria con un forcing che non ha sortito il raddoppio. Tre punti importanti per proseguire nell'inseguimento all'Inter.

Fatica la Juventus nel giorno in cui Giovinco è incoronato degno erede di Alex Del Piero. Un magistrale calcio di punizione finito all'incrocio dei pali aveva portato in vantaggio i bianconeri prima del ritorno del Lecce capace di pareggiare con Cacia a 7' dal termine. Un gol di Amauri a tempo quasi scaduto consegna il successo ai bianconeri per 2-1 a conclusione di una gara irta di difficoltà. Le stesse avute dal Napoli che, nonostante il 2-0 finale, ha sudato le proverbiali sette camicie per avere la meglio del Siena. Un tocco di Maggio e un sinistro del neo entrato Denis, nella ripresa, hanno schiantato la resistenza dei toscani.

Continua a macinare gol e punti la Fiorentina che inguaia, ancora di più, un Torino che incassa una sconfitta interna per 4-1 che potrebbe lasciare violenti strascichi. Mutu in apertura, Gilardino (doppietta) e Kuzmanovic chiudono i giochi prima del rigore trasformato da Rosina. In caduta libera l'Udinese che viene battuta dall'Atalanta per 3-0 (Valdes, Doni e Vieri i marcatori). Non fa meglio il Palermo che a Cagliari viene punito da un gol di Fini nel primo tempo. Non riesce ancora a vincere il Bologna targato Mihajlovic. La formazione rossoblù non va oltre il 2-2 a Reggio Calabria. Un pari che serve a poco a entrambe le formazioni che continuano a navigare nei bassifondi della classifica