Totti in Nazionale, Spalletti dice sì

Calcio
A Spalletti, tecnico della Roma, piace l'idea di un Totti-bis in Nazionale
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Al tecnico della Roma piace l'idea di un ritorno in azzurro del suo capitano: "L'apertura di Francesco conferma la stima che c'è tra lui e il ct". E sulla sfida contro il Cagliari: "Massima attenzione a Conti e Jeda"

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"A me piace una Nazionale forte e che vince partite, è chiaro che Totti in questo discorso ci si incastra alla perfezione". Luciano Spalletti, tecnico della Roma, vedrebbe bene un ritorno di Francesco Totti in Nazionale. Ipotesi, quest'ultima, che non è stata esclusa dal diretto interessato. "L'apertura di Totti conferma il rapporto di grande stima che c'è fra lui e Lippi. Francesco è un ragazzo responsabile -sottolinea Spalletti-, quando non poteva dare un contributo ha fatto un passettino indietro. Ora che si sta allenando con continuita' e si sente bene, e in campo lo sta dimostrando, si è messo a disposizione di Lippi".

I numeri nel calcio molto spesso dicono la verità e stavolta rischiano di non fare quotare il segno "1" in Roma-Cagliari. I giallorossi si sono messi la crisi alle spalle da un pezzo, vincono da sei partite consecutive e hanno il morale a mille dopo la qualificazione agli ottavi di Champions da primi nel loro girone. Anche il Cagliari sta bene, viene da tre vittorie e un pareggio e non perde da un mese, cioè dalla sconfitta di Catania. Le trasferte, infatti, sono il tallone d'Achille di una squadra che lontano dalla Sardegna "rovina" l'ottima media punti casalinga. Miglior cliente per questa Roma non poteva capitare, ma Spalletti non si fida dei numeri che in questo momento vorrebbero una vittoria in scioltezza della sua squadra: "Se si usa soprattutto la parola scioltezza qualche rischio si corre, basta vedere gli ultimi risultati del Cagliari, che ha battuto Fiorentina e Palermo e ha pareggiato con il Napoli. Loro hanno gli stessi punti nostri e se si pensa che queste partite si vincono sotto gamba e sintomo di presunzione: il peggior nemico nello sport".

Con cui talvolta la Roma si è scontrata, uscendone sconfitta, anche recentemente: "Le insidie ci sono sempre ma da questo periodo di crisi ne siamo usciti molto rafforzati. Ne abbiamo tratto un'esperienza forte che ci ha dato spessore e piu' difficilmente ci accadra' di nuovo una situazione simile. Contro il Cagliari dovremo essere bravi a non calare in niente di quello che è stato il nostro modo di interpretare le ultime partite. Dovremo fare il massimo di quello che abbiamo a disposizione. Loro hanno passato un piccolo periodo di difficoltà iniziale ma ora hanno equilibrio, forza e corsa". Oltre a un giocatore che a Trigoria conoscono bene: "Daniele Conti è un calciatore completo e sa fare tutto in campo, a differenza di suo papa'- dice scherzando- Bruno gli ha trasmesso quello che non sapeva fare lui. Il Cagliari è una squadra difficile, Acquafresca si sta confermando, Jeda è difficile da marcare e a centrocampo hanno giocatori che sanno lottare e si sanno inserire".