Marino: "Napoli stellare, se questo non è un miracolo..."

Calcio
L'esultanza del "pocho" Lavezzi durante l'ultima gara di campionato, vinta dal Napoli per 3-0 contro il Lecce
20081213 - NAPOLI - SPO - CALCIO: SERIE A; NAPOLI-LECCE. L'attaccante argentino del Napoli, Ezequiel Lavezzi (S), soddisfatto per il calcio di rigore concesso dall'arbitro dopo aver subito il fallo dal portiere del Lecce, Francesco Benussi, questa sera allo stadio San Paolo di Napoli.
ANSA/CIRO FUSCO/DRN

Il direttore generale degli azzurri è raggiante per il terzo posto dopo la vittoria contro il Lecce: "Due anni fa abbiamo giocato l'ultima partita in C, certamente ci sono giocatori bravi, un tecnico preparato ma questa è una favola calcistica"

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"Il nostro è un piccolo miracolo perché due anni fa abbiamo giocato l'ultima partita in C sul campo del Lanciano. Certamente ci sono giocatori bravi, un tecnico preparato ma questa è una favola calcistica". Il direttore generale del Napoli Pierpaolo Marino, intervenuto a Radio Anch'io Lo Sport, esprime tutta la sua soddisfazione per il campionato che sta conducendo il Napoli. "Noi stiamo cercando di fare gradino per gradino e la classifica premia ancora di più quello che era il progetto della società. Napoli doveva ritornare a quei livelli, anche se ci sta tornando con una filosofia diversa perché con l'Udinese siamo la squadra con l'età molto bassa. Questo è un calcio che corrode i protagonisti, è vero che la capacità di un giocatore di allungare la carriera e' aumentato, ma dopo i 30 anni un giocatore va gestito perche' non ha piu' quella brillantezza dai 20 ai 30 anni".

Tornando sugli obiettivi societari si comincia a sognare la Champions, anche se Marino frena. "Non è nei nostri progetti - spiega - noi vorremmo tornare a giocarci la Uefa con un anno di esperienza in più, stanno arrivando da sotto squadre come la Fiorentina e la Roma che sono più attrezzate, non dobbiamo caricare la squadra di grandissime responsabilità perché non reggerebbe. Se nelle ultime giornate ci troveremo a lottare per un risultato inaspettato, per nostri meriti e per demeriti altrui, non ci tireremo indietro, ma non centrare questi obiettivi non sarebbe certo un fallimento per noi". Il Napoli saraà probabilmente costretto ad allargare il Budget a fine stagione per trattenere alcuni suoi campioncini. "Stiamo attuando un progetto basato sui giovani - spiega Marino - ma con tutto il rispetto per squadre come il Chievo o il Como di qualche anno fa siamo il Napoli e abbiamo il quarto bacino d'utenza. I nostri fatturati e il nostro progetto cresceranno. Abbiamo giocatori con contratti blindatissimi e all'interno non vedo tutti quei nervosismi che si leggono attraverso la stampa. La crescita del progetto Napoli prevede anche quella dei fatturati e non sono preoccupato dalla possibilità di poter perdere giocatori cone Hamsik e Lavezzi. Cosa ci manca? Ci vorrebbe più personalità fuori casa e questo verrà col tempo, ma mi auguro che sia breve". Molti presidenti vorrebbero uno nuovo stadio di proprietà, ma Napoli è molto legata al suo San Paolo. "E' un po' una cattedrale della storia del Napoli - dice Marino - Più che costruire un nuovo stadio penso che De Laurentiis, con il sostegno dell'amministrazione comunale, stia pensando a rendere più vivibile questa cattedrale che negli ultimi anni e' stata un po' abbandonata".