Marino, bicchiere mezzo pieno: ''Possiamo solo migliorare''
Calcio
Il tecnico bianconero guarda con fiducia al futuro e intravede segnali positivi nel pareggio con la Samp: "Abbiamo reagito subito allo schiaffo, al contrario di tante altre partite dove non riuscivamo proprio a recuperare"
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Pasquale Marino è soddisfatto del pareggio per 1-1 con la Sampdoria. L'Udinese ha trovato così il terzo punto nelle ultime nove gare, ma al di là dei numeri il pari di Domizzi e la reazione generale al vantaggio di Delvecchio ha convinto il tecnico siciliano. "Secondo me potevamo anche cercare di vincere - ha detto Marino - Per quello che si è visto in campo abbiamo concesso poco alla Samp e abbiamo avuto anche qualche palla gol. La squadra ha chiuso la partita in crescendo, cercando di vincere fino alla fine. Questo è un buon segnale di crescita".
Soprattutto per quanto riguarda la condizione. "Nell'ultimo periodo abbiamo pagato tanto il fatto di essere impegnati su più fronti e quello di dover far giocare sempre gli stessi giocatori. Alla lunga questo ci ha rallentato". Per fortuna poi e' arrivata la sosta natalizia, con il ritiro a Roma per riorganizzare forze e idee. "C'è stata una crescita dal punto di vista fisico - ha raccontato Marino - e quando abbiamo reagito subito allo schiaffo.
Al contrario di tante altre partite, dove non riuscivamo proprio a recuperare. Questa è stata la differenza rispetto ad altre gare
perse. Abbiamo anche ritrovato giocatori importanti come Obodo e Tissone, con Zapata e Felipe in panchina. Tissone quindi non va certo via, altrimenti oggi non sarebbe rientrato nei miei piani".
Il tecnico dei bianconeri, quindi, guarda con fiducia al futuro anche perché ha tutto l'appoggio della società. "La dirigenza mi ha sempre dimostrato sia pubblicamente che privatamente il proprio affetto, altrimenti ora non sarei più qui. In genere si guarda sempre agli ultimi risultati negativi e mai al lavoro generale. L'Udinese invece guarda al lavoro fatto nel tempo".
Pasquale Marino è soddisfatto del pareggio per 1-1 con la Sampdoria. L'Udinese ha trovato così il terzo punto nelle ultime nove gare, ma al di là dei numeri il pari di Domizzi e la reazione generale al vantaggio di Delvecchio ha convinto il tecnico siciliano. "Secondo me potevamo anche cercare di vincere - ha detto Marino - Per quello che si è visto in campo abbiamo concesso poco alla Samp e abbiamo avuto anche qualche palla gol. La squadra ha chiuso la partita in crescendo, cercando di vincere fino alla fine. Questo è un buon segnale di crescita".
Soprattutto per quanto riguarda la condizione. "Nell'ultimo periodo abbiamo pagato tanto il fatto di essere impegnati su più fronti e quello di dover far giocare sempre gli stessi giocatori. Alla lunga questo ci ha rallentato". Per fortuna poi e' arrivata la sosta natalizia, con il ritiro a Roma per riorganizzare forze e idee. "C'è stata una crescita dal punto di vista fisico - ha raccontato Marino - e quando abbiamo reagito subito allo schiaffo.
Al contrario di tante altre partite, dove non riuscivamo proprio a recuperare. Questa è stata la differenza rispetto ad altre gare
perse. Abbiamo anche ritrovato giocatori importanti come Obodo e Tissone, con Zapata e Felipe in panchina. Tissone quindi non va certo via, altrimenti oggi non sarebbe rientrato nei miei piani".
Il tecnico dei bianconeri, quindi, guarda con fiducia al futuro anche perché ha tutto l'appoggio della società. "La dirigenza mi ha sempre dimostrato sia pubblicamente che privatamente il proprio affetto, altrimenti ora non sarei più qui. In genere si guarda sempre agli ultimi risultati negativi e mai al lavoro generale. L'Udinese invece guarda al lavoro fatto nel tempo".
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