Le punizioni di Del Piero? Un'arma letale

Calcio
Le punizioni di Del Piero sono un'autentica arma letale: ne ha già trasformate sei in questa stagione
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Ne ha già trasformate 6 in questa stagione. Su 253 gol con la Juventus, 36 sono arrivati da calci piazzati. Gli avversari: "Inutile studiarli. Meglio togliere due uomini in barriera e metterli in porta...". GUARDA IL VIDEO CON LE MAGIE DI ALEX

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Punizione: castigo psicologico, fisico o materiale inflitto a chi ha commesso una colpa, una mancanza, un errore. Punizione di Del Piero: gol. Il dizionario dei sinonimi aggiornato al pallone è l'unico consultabile per parlare del capitano della Juve. In 16 anni di crolli e di riabilitazioni, di successi e tonfi, ha riassunto gia' tutto lo scibile delle definizioni. Pure di numeri ha già fatto il pieno. Volendo, una pagina va via solo di quelli. Giusto le punizioni erano rimaste, forse. Le uniche alle quali Del Piero non riesce ad imporre il marchio. C'erano quelle a foglia morta di Mariolino Corso, quella a giro di Maradona, quelle con le tre dita di Roberto Carlos. Gli specialisti assoluti come Platini, Zico, Gigi Riva, Lorimer, Di Bartolomei, Overath, ma anche Beckham (giusto lui), o Zola o Mihajlovic. Ci sono le punizioni "alla Pirlo" che poi sarebbero una traduzione italiana di quelle "alla Juninho Pernambucano" (che se non lo pronunci tutto, non sei un vero esperto). Ecco, Del Piero le sa fare più o meno tutte, ma non ne ha una sua.


Lui ha battezzato il "tiro alla Del Piero", quello a giro dal vertice sinistro in voga negli anni '90, ma non uno stile di punizioni. Ha studiato, per sua stessa ammissione alla scuola di Eder, soprannominato "Il Cannone", e Branco, il terzino del Genoa, "perché dava alla palla effetti molto particolari e imprevedibili, non si limitava a piazzarla negli angoli". Branco, quello che a Italia 90 mando' all'ospedale con un trauma cranico lo scozzese McLeod che, poveraccio, aveva provato a respingerne una di testa. E però con Del Piero ci risiamo coi numeri: 36 gol su punizione, su 253 gol in bianconero. Sono tantissimi. E mai ne aveva segnate così tante in una stagione. La distribuzione segue il grafico della sua carriera: 1 nel 1994/95, 4 l'anno dopo, altre 4 nel 1997/98, una sola nel 2000/01, 4 nel 2001/02, 2 nelle successive due stagioni, ben 5 nel 2005/06, 4 nel 2006/07, 3 l'anno scorso. Ora, nemmeno a meta' campionato, siamo già a 6. Una il 17 settembre allo Zenit in Champions, una inutile al Palermo il 5 ottobre, una il primo novembre alla Roma, una nella storica doppietta a Madrid col Real, una al Chievo per festeggiare il suo 34esimo compleanno, e - infine - quella di ieri al Siena, decisiva per rosicchiare 2 punti all'Inter. A parole non fa mai così male.

Basta leggere cosa scrive sul suo sito all'indomani dell'1-0: "Buon inizio del 2009, con una sofferta ma importantissima vittoria all'esito di un incontro dove siamo stati capaci di lottare con caparbieta' e voglia di vincere, qualità fondamentali che ci hanno permesso di superare il Siena, autore di un'ottima prova". Dichiarazioni che finiscono in barriera. Ma lui parla in campo. Sempre stato così. Il problema allora è dei "puniti". I portieri. Che non sanno mai dove mettere la barriera. Anzi qualcuno s'è pure scocciato: "Del Piero- dice il portiere della Reggina Campagnolo- calcia anche dritto per dritto o di mezzo collo. C'e' poco da studiare. In certi casi, ad esempio nelle punizioni dalla lunga distanza, è meglio mettere pochi uomini in barriera, o addirittura non metterne proprio, in modo da vedere la direzione del pallone nel momento in cui viene calciato".

Tesi appoggiata anche da Gasperini, tecnico del Genoa: "Quando calcia lui è una sentenza: tolgo la barriera e piuttosto metto altri due uomini in porta...". Una passione quella di Alex: "I tiri su punizione- racconta lui- mi hanno sempre affascinato, perche' c'è il gusto della sfida a tu per tu con il portiere: lui cerca di piazzarsi e tu cerchi di fregarlo. E nel calcio moderno sono diventate un'arma letale". "Decido al momento della rincorsa, valuto il piazzamento della barriera e del portiere, cerco di ricordarmi se nei video che osservo prima della partita l'ho visto muoversi in un modo particolare. Ma alla base di tutto c'e' la percezione di come mi sento io: se ho ancora forza sufficiente per tirare di potenza, se il piede è 'caldo' per cercare una traiettoria difficile. E anche il tipo di terreno è un elemento fondamentale. Oltre ad essere belle le punizioni devono essere determinanti perche' le si ricordi volentieri". Belle e decisive. Sinonimi di Del Piero, una punizione per gli altri.