Nonostante l'assenza dello squalificato Ibrahimovic, Mourinho decide di non convocare TurboMario per il posticipo contro la Samp: "Scelta tecnica. Le frasi dopo Bergamo? Parlerà il mio avvocato"
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Non ci saranno neanche Balotelli, Burdisso, Jimenez, Obinna e Rivas contro la Sampdoria. José Mourinho non li ha convocati insieme allo squalificato Ibrahimovic, gli infortunati Bolzoni, Vieira e Materazzi e Dacourt, quest'ultimo dato per partente. "Balotelli non è stato convocato per scelta tecnica- ha detto l'allenatore dell'Inter- Solo per scelta tecnica". "Dobbiamo giocare come squadra- ha spiegato Mourinho- Non si può sostituire uno come Ibra. Lui è unico e ha dato un contributo fantastico per la squadra durante tutte le partite giocate finora. E' impossibile sostituirlo con un cambio diretto. L'unica possibilità è giocare come squadra, in modo compatto e tutti insieme. Con la consapevolezza di dover disputare una partita importante per noi. Non voglio parlare molto di lui. Ibra non c'è e noi dobbiamo vincere lo stesso. Sono tre punti importanti".
Poi su Vieira, che sta portando avanti un programma di recupero in Francia. "Aspetto che ritorni, per poter parlare tutti insieme e vedere se ha la possibilità di giocare. Per poi decidere anche se sia il caso o no di metterlo nella lista per la Champions. Se non è in condizione è meglio che al suo posto ci sia qualcuno più in forma. Ma alla partita con il Manchester United manca ancora più di un mese. E ai quarti di finale ne mancano più di due...".
José Mourinho è tornato anche sulla polemica suscitata da alcune sue dichiarazioni, che avrebbe rivolto ai suoi giocatori subito dopo la partita persa a Bergamo contro l'Atalanta. In particolare il tecnico dell'Inter avrebbe affermato: "Il primo scudetto l'avete vinto in segreteria, il secondo perché non c'era nessuno e il terzo all'ultimo minuto". Nella conferenza stampa della vigilia del match con la Sampdoria, Mourinho ha chiarito: "Io non parlo, parla il mio avvocato, parlerò in tribunale quando dovrò parlare. Non so se la giustizia qua sia lenta o veloce, non so se si potrà dire qualcosa tra un mese o due o se bisognerà aspettare un anno o due. Non posso parlare - ha concluso - e non voglio".
Non ci saranno neanche Balotelli, Burdisso, Jimenez, Obinna e Rivas contro la Sampdoria. José Mourinho non li ha convocati insieme allo squalificato Ibrahimovic, gli infortunati Bolzoni, Vieira e Materazzi e Dacourt, quest'ultimo dato per partente. "Balotelli non è stato convocato per scelta tecnica- ha detto l'allenatore dell'Inter- Solo per scelta tecnica". "Dobbiamo giocare come squadra- ha spiegato Mourinho- Non si può sostituire uno come Ibra. Lui è unico e ha dato un contributo fantastico per la squadra durante tutte le partite giocate finora. E' impossibile sostituirlo con un cambio diretto. L'unica possibilità è giocare come squadra, in modo compatto e tutti insieme. Con la consapevolezza di dover disputare una partita importante per noi. Non voglio parlare molto di lui. Ibra non c'è e noi dobbiamo vincere lo stesso. Sono tre punti importanti".
Poi su Vieira, che sta portando avanti un programma di recupero in Francia. "Aspetto che ritorni, per poter parlare tutti insieme e vedere se ha la possibilità di giocare. Per poi decidere anche se sia il caso o no di metterlo nella lista per la Champions. Se non è in condizione è meglio che al suo posto ci sia qualcuno più in forma. Ma alla partita con il Manchester United manca ancora più di un mese. E ai quarti di finale ne mancano più di due...".
José Mourinho è tornato anche sulla polemica suscitata da alcune sue dichiarazioni, che avrebbe rivolto ai suoi giocatori subito dopo la partita persa a Bergamo contro l'Atalanta. In particolare il tecnico dell'Inter avrebbe affermato: "Il primo scudetto l'avete vinto in segreteria, il secondo perché non c'era nessuno e il terzo all'ultimo minuto". Nella conferenza stampa della vigilia del match con la Sampdoria, Mourinho ha chiarito: "Io non parlo, parla il mio avvocato, parlerò in tribunale quando dovrò parlare. Non so se la giustizia qua sia lenta o veloce, non so se si potrà dire qualcosa tra un mese o due o se bisognerà aspettare un anno o due. Non posso parlare - ha concluso - e non voglio".
