Foti: ''Siamo stati danneggiati dall'arbitro''

Calcio
La Reggina non ci sta e dà la colpa all'arbitraggio per la sconfitta contro il Chievo
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La rabbia del presidente della Reggina dopo il ko con il Chievo: ''Oggi l'arbitro non ha visto due rigori per la Reggina mentre l'altra volta è stato dato un rigore inesistente al Chievo per battere il Napoli. Comunque accetto con sportività la sconfitta"

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"Ritengo che l'arbitro Damato abbia preso delle decisioni che ci hanno danneggiato". Il presidente della Reggina Lillo Foti, non nasconde la sua rabbia al termine della gara col Chievo. Quesi due "abbracci" a Corradi nell'area veneta non sanzionati dal direttore di gara non gli sono andati giù e lo dice chiaramente. "Voi mi insegnate - dice - che sono gli episodi a volte a  determinare la partita. Oggi l'arbitro non ha visto due rigori per la Reggina mentre l'altra volta è stato dato un rigore inesistente al Chievo per battere il Napoli. Comunque, accetto con sportività la sconfitta".

La situazione della sua squadra è sempre più difficile, ma Foti non demorde. "La rassegnazione - spiega - non ci appartiene. Siamo abituati a lottare, soffrire e combattere. La nostra classifica è ferma a 13 punti, ma ci sono ancora 18 gare che dovremmo affrontare con tutta la forza che possediamo. Non  posso essere scontento del gioco della squadra che ha giocato 55 minuti in 10 ed ha subito il gol soltanto nel recupero".

Foti parla anche della contestazione: "Mi dispiace che in una partita straordinariamente giocata, il pubblico abbia perso la forza e il coraggio che ha sempre dimostrato. E' sicuramente un momento brutto per la Reggina come lo sono stati altri  momenti negli anni scorsi che poi abbiamo concluso alla grande. Sul mercato non ci sono molte operazioni. E' un momento di difficoltà per tutti. Per salvarsi la Reggina deve fare otto vittorie con chiunque ed ovunque. A Torino la squadra metterà in campo tutta la determinazione e la forza di cui è capace e vedremo di uscire da questo empasse".

Scontento dell'arbitraggio anche il tecnico amaranto Giuseppe Pillon. "Le partite - dice - possono essere decise da semplici  episodi, come il tiro della disperazione di Italiano alla fine, o come due azioni dubbie in area del Chievo. La squadra ha  saputo reagire all'espulsione di Carmona ed in 10, addirittura, il gioco è cresciuto. E' una vera disdetta ed il campo non ci  premia come è già successo domenica scorsa a Siena".