Panucci, no alla panca e multa. De Rossi: vedo la Champions
CalcioSanzioni in vista per Panucci (GUARDA IL VIDEO). Il centrocampista della Roma dopo il successo sul Napoli: "Manca tutto il girone di ritorno". Spalletti schiva le polemiche sugli arbitri: "Il gol di Mexes? Certe situazioni sono difficili da valutare"
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"Il calciatore si assumerà le sue responsabilità e noi prenderemo provvedimenti disciplinari". Il ds della Roma, Daniele Pradè, parlando a Roma Channel, ha annunciato così la linea dura della società nei confronti di Christian Panucci che si è rifiutato di andare in panchina a Napoli. "Il giocatore per scelta tecnica doveva andare in panchina e non ha accettato la decisione. Siamo dispiaciuti perchè abbiamo basato il nostro percorso di questi tre anni di lavoro sull'educazione. Non me l'aspettavo da lui".
Terza vittoria in dieci giorni, altre due squadre superate in classifica. La Roma adesso è a soli tre punti dal quarto posto. Il tutto senza Totti. Al San Paolo il capitano ha guardato la sua squadra vincere dalla panchina, mentre in campo c'era il capitano del futuro: "Una vittoria importante - ha detto De Rossi a SKY - in un campo dove non ha vinto nessuno, solo noi l'anno scorso, e poi i risultati delle altre squadre ci hanno dato una mano". La zona Champions, occupata dal Genoa, è a un passo: "L'importante è andare forte adesso, visto che abbiamo cominciato il campionato in maniera così brutta".
Questo è il grande rammarico di De Rossi: "Noi siamo una grande squadra, se fossimo venuti al San Paolo ad inizio anno avremmo preso gli schiaffoni. Quando ci ricordiamo che siamo una grande squadra, e siamo in condizione, possiamo fare risultati dovunque. Un calo fisiologico ci può stare quando fai tre stagioni ad altissimi livelli. Peccato perchè avremmo potuto competere per altri obiettivi, comunque continuiamo a marciare così che va bene lo stesso".
La Roma, l'anno scorso di questi tempi, aveva lo stesso distacco attuale dall'Inter capolista (10 punti), salvo poi contenderle lo scudetto negli ultimi minuti del campionato e i desideri di De Rossi non si fermano al quarto posto: "Manca tutto il girone di ritorno, chiunque è agganciabile, a patto che giochiamo così". Adesso poi Spalletti ha tutti a disposizione: "La forza della Roma è stata sempre l'organico". Di cui De Rossiè uno dei pilastri e intende esserlo a lungo, anche se arrivassero a Trigoria offerte milionarie per lui: "Rispondono le società, come abbiamo visto per Kakà - ha concluso - Io sono troppo innamorato della mia squadra e sarà la cosa più importante per sempre, qualunque cosa succederà non solo adesso che c'è il Manchester City, ci sono gli sceicchi...".
"Certe situazioni sono difficili da valutare a velocità normale": Luciano Spalletti non ammette implicitamente la posizione di fuorigioco di Mexes sul primo dei tre gol con i quali la Roma ha battuto il Napoli al San Paolo, e respinge il dubbio che si possa parlare di 'compensazione' dopo l'analogo gol in off-side subito mercoledì in Coppa Italia dall'Inter con Samuel ("discorsi che non mi piacciono").
"Quando Zalayeta ha segnato stoppando con la mano - ha detto il tecnico giallorosso, ai microfoni di SKY - siamo saltati in venti sulla nostra panchina. Eppure inizialmente l'arbitro aveva concesso quella rete. Certe situazioni che a freddo e a velocità ridotta si valutano in un certo modo, sono difficili da valutare a velocità normale". Spalletti ha poi negato che in settimana, dopo la sconfitta in casa dell'Inter, la Roma avesse preparato un dossier sui presunti errori arbitrali a sfavore: "Se ne è parlato sui media, ma non c'era nulla del genere: ho parlato con la società".
"Il calciatore si assumerà le sue responsabilità e noi prenderemo provvedimenti disciplinari". Il ds della Roma, Daniele Pradè, parlando a Roma Channel, ha annunciato così la linea dura della società nei confronti di Christian Panucci che si è rifiutato di andare in panchina a Napoli. "Il giocatore per scelta tecnica doveva andare in panchina e non ha accettato la decisione. Siamo dispiaciuti perchè abbiamo basato il nostro percorso di questi tre anni di lavoro sull'educazione. Non me l'aspettavo da lui".
Terza vittoria in dieci giorni, altre due squadre superate in classifica. La Roma adesso è a soli tre punti dal quarto posto. Il tutto senza Totti. Al San Paolo il capitano ha guardato la sua squadra vincere dalla panchina, mentre in campo c'era il capitano del futuro: "Una vittoria importante - ha detto De Rossi a SKY - in un campo dove non ha vinto nessuno, solo noi l'anno scorso, e poi i risultati delle altre squadre ci hanno dato una mano". La zona Champions, occupata dal Genoa, è a un passo: "L'importante è andare forte adesso, visto che abbiamo cominciato il campionato in maniera così brutta".
Questo è il grande rammarico di De Rossi: "Noi siamo una grande squadra, se fossimo venuti al San Paolo ad inizio anno avremmo preso gli schiaffoni. Quando ci ricordiamo che siamo una grande squadra, e siamo in condizione, possiamo fare risultati dovunque. Un calo fisiologico ci può stare quando fai tre stagioni ad altissimi livelli. Peccato perchè avremmo potuto competere per altri obiettivi, comunque continuiamo a marciare così che va bene lo stesso".
La Roma, l'anno scorso di questi tempi, aveva lo stesso distacco attuale dall'Inter capolista (10 punti), salvo poi contenderle lo scudetto negli ultimi minuti del campionato e i desideri di De Rossi non si fermano al quarto posto: "Manca tutto il girone di ritorno, chiunque è agganciabile, a patto che giochiamo così". Adesso poi Spalletti ha tutti a disposizione: "La forza della Roma è stata sempre l'organico". Di cui De Rossiè uno dei pilastri e intende esserlo a lungo, anche se arrivassero a Trigoria offerte milionarie per lui: "Rispondono le società, come abbiamo visto per Kakà - ha concluso - Io sono troppo innamorato della mia squadra e sarà la cosa più importante per sempre, qualunque cosa succederà non solo adesso che c'è il Manchester City, ci sono gli sceicchi...".
"Certe situazioni sono difficili da valutare a velocità normale": Luciano Spalletti non ammette implicitamente la posizione di fuorigioco di Mexes sul primo dei tre gol con i quali la Roma ha battuto il Napoli al San Paolo, e respinge il dubbio che si possa parlare di 'compensazione' dopo l'analogo gol in off-side subito mercoledì in Coppa Italia dall'Inter con Samuel ("discorsi che non mi piacciono").
"Quando Zalayeta ha segnato stoppando con la mano - ha detto il tecnico giallorosso, ai microfoni di SKY - siamo saltati in venti sulla nostra panchina. Eppure inizialmente l'arbitro aveva concesso quella rete. Certe situazioni che a freddo e a velocità ridotta si valutano in un certo modo, sono difficili da valutare a velocità normale". Spalletti ha poi negato che in settimana, dopo la sconfitta in casa dell'Inter, la Roma avesse preparato un dossier sui presunti errori arbitrali a sfavore: "Se ne è parlato sui media, ma non c'era nulla del genere: ho parlato con la società".