Sorpresa Juve, a Udine senza Del Piero
CalcioIl capitano non è stato convocato per una "contusione al ginocchio". Intanto l'allenatore Claudio Ranieri torna sulle recenti polemiche: "Gli arbitri? Lasciateli lavorare, hanno sbagliato, sbagliano e sbaglieranno ancora"
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Non ci sono i nomi di Del Piero e Zanetti nella lista dei convocati per la trasferta di Udine. Decisamente una sorpresa, visto che nel primo pomeriggio l'allenatore della Juve, Claudio Ranieri, aveva escluso l'utilizzo del turnover per la partita in Friuli. Una decisione, secondo quanto riporta il sito del club, legata più alle precarie condizioni fisiche dei due che a un turnover vero e proprio. "Del Piero e Zanetti- si legge nella nota- non sono stati convocati a scopo precauzionale". Il primo per "una contusione al ginocchio destro", il secondo "per una contusione alla caviglia destra". Ci saranno Chiellini e Trezeguet, ancora fuori invece anche Manninger, Camoranesi, Tiago, Salihamidzic, Zebina e Knezevic.
"La Figc deve prendere dei provvedimenti, perché la Juventus non può continuare a pagare per colpe che ha già scontato". Era il 24 febbraio dello scorso anno e il presidente bianconero, Giovanni Cobolli Gigli, iniziava così una lettera aperta inviata a Aia e Federcalcio. Una lettera per sottolineare come la Juve sia "stata danneggiata in modo irreversibile dalle decisioni del direttore di gara". E' passato quasi un anno, e questa volta i bianconeri si trovano esattamente dall'altra parte. Sabato, infatti, hanno battuto 1-0 la Fiorentina, ma ai viola è stato annullato un gol regolare e non è stato assegnato un evidente calcio di rigore.
Ranieri tira acqua al suo mulino: "Lasciamoli lavorare - ha detto l'allenatore della Juve - hanno sbagliato, sbagliano e sbaglieranno ancora. Il gol annullato a Gilardino? Ma come può il guardalinee, da una distanza di 50 metri, vedere che il tallone di Marchionni è avanti rispetto all'attaccante viola? Noi, per esempio, l'anno scorso abbiamo subito una serie di episodi contro- ha concluso Ranieri- e il primo rigore a favore c'è stato dato credo a metà del girone di ritorno. Eppure eravamo sempre in area avversaria".
Anche il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha voluto dire la sua a proposito delle polemiche sugli arbitraggi: ''Io sono un neofita del calcio ma le mie idee le ho. Sono convinto che un supporto tecnico come una moviola usata con grande intelligenza, con un quinto uomo che sappia operare in tempo reale e dare degli stimoli oggettivi potrebbe essere utile. Ma faccio parte di una minoranza. Penso che il mestiere del guardalinee, dell'arbitro diventa talmente difficile giorno dopo giorno che forse cercare di aiutarli in altra maniera potrebbe essere utile".
"Io non condivido tutto ciò che ha detto il presidente Abete - ha detto ancora il dirigente bianconero -. Dopodiché noi non abbiamo tempo di fare polemiche perché dobbiamo cercare di giocare e di andare avanti. Siamo sotto rispetto alla prima in classifica e dobbiamo cercare di recuperare punti. Gli errori tanti e gravi restano? L'ha detto Abete, poi gli errori fortunatamente si compensano. Però io capisco benissimo che ci sono delle società che davanti all'errore provano un momento di insoddisfazione, ma questo capita a tutti".
Non ci sono i nomi di Del Piero e Zanetti nella lista dei convocati per la trasferta di Udine. Decisamente una sorpresa, visto che nel primo pomeriggio l'allenatore della Juve, Claudio Ranieri, aveva escluso l'utilizzo del turnover per la partita in Friuli. Una decisione, secondo quanto riporta il sito del club, legata più alle precarie condizioni fisiche dei due che a un turnover vero e proprio. "Del Piero e Zanetti- si legge nella nota- non sono stati convocati a scopo precauzionale". Il primo per "una contusione al ginocchio destro", il secondo "per una contusione alla caviglia destra". Ci saranno Chiellini e Trezeguet, ancora fuori invece anche Manninger, Camoranesi, Tiago, Salihamidzic, Zebina e Knezevic.
"La Figc deve prendere dei provvedimenti, perché la Juventus non può continuare a pagare per colpe che ha già scontato". Era il 24 febbraio dello scorso anno e il presidente bianconero, Giovanni Cobolli Gigli, iniziava così una lettera aperta inviata a Aia e Federcalcio. Una lettera per sottolineare come la Juve sia "stata danneggiata in modo irreversibile dalle decisioni del direttore di gara". E' passato quasi un anno, e questa volta i bianconeri si trovano esattamente dall'altra parte. Sabato, infatti, hanno battuto 1-0 la Fiorentina, ma ai viola è stato annullato un gol regolare e non è stato assegnato un evidente calcio di rigore.
Ranieri tira acqua al suo mulino: "Lasciamoli lavorare - ha detto l'allenatore della Juve - hanno sbagliato, sbagliano e sbaglieranno ancora. Il gol annullato a Gilardino? Ma come può il guardalinee, da una distanza di 50 metri, vedere che il tallone di Marchionni è avanti rispetto all'attaccante viola? Noi, per esempio, l'anno scorso abbiamo subito una serie di episodi contro- ha concluso Ranieri- e il primo rigore a favore c'è stato dato credo a metà del girone di ritorno. Eppure eravamo sempre in area avversaria".
Anche il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha voluto dire la sua a proposito delle polemiche sugli arbitraggi: ''Io sono un neofita del calcio ma le mie idee le ho. Sono convinto che un supporto tecnico come una moviola usata con grande intelligenza, con un quinto uomo che sappia operare in tempo reale e dare degli stimoli oggettivi potrebbe essere utile. Ma faccio parte di una minoranza. Penso che il mestiere del guardalinee, dell'arbitro diventa talmente difficile giorno dopo giorno che forse cercare di aiutarli in altra maniera potrebbe essere utile".
"Io non condivido tutto ciò che ha detto il presidente Abete - ha detto ancora il dirigente bianconero -. Dopodiché noi non abbiamo tempo di fare polemiche perché dobbiamo cercare di giocare e di andare avanti. Siamo sotto rispetto alla prima in classifica e dobbiamo cercare di recuperare punti. Gli errori tanti e gravi restano? L'ha detto Abete, poi gli errori fortunatamente si compensano. Però io capisco benissimo che ci sono delle società che davanti all'errore provano un momento di insoddisfazione, ma questo capita a tutti".