Gilardino: "Ho pagato Corona, temevo che mi rovinasse"

Calcio
Alberto Gilardino con la fidanzata immortalato all'uscita di un locale (foto: kikapress.com)
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L'attaccante della Fiorentina è stato sentito come testimone nel processo a carico del paparazzo, accusato di estorsione: "Chiesi io se era possibile ritirare quelle foto, perché volevo crearmi una fama positiva e mi stavo costruendo un futuro"

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"Chiesi io se era possibile ritirare quelle foto, perché volevo crearmi una fama positiva di giocatore e in quel periodo mi stavo costruendo un futuro da  professionista". Lo ha spiegato l'attaccante della Fiorentina  Alberto Gilardino sentito come testimone nel processo milanese a carico di Fabrizio Corona, accusato di estorsione e tentata estorsione ai danni di alcuni vip, tra cui lo stesso Gilardino.

Il calciatore ha raccontato di aver pagato con un assegno di 6 mila euro per ritirare dal mercato delle riviste di gossip  alcune foto che lo ritraevano in compagnia di un'amica  all'uscita di una discoteca milanese. "Non ricordo se l'assegno l'ho dato a Corona o al fotografo che era con lui - ha spiegato  Gilardino -. In quel periodo giocavo a Parma e venni a sapere  che c'erano queste foto. Ero molto giovane e mi stavo costruendo  un futuro nel calcio e non mi andava che venissero fuori  fotografie di serate, che non ero abituato a fare". Corona, ha aggiunto l'attaccante della Fiorentina, "mi disse che dovevo dare 6 mila euro se volevo ritirarle".