Milan verso l'Atalanta, è l'ultima spiaggetta

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Per cambiare musica ed evitare un'altra contestazione, i rossoneri hanno un solo risultato a disposizione: la viottoria. L'anno scorso finì 2-1 per i nerazzurri, terza sconfitta consecutiva a San Siro. Ora l'infermeria è piena, problemi per Ancelotti

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Per cambiare musica ed evitare un'altra contestazione, il Milan ha un solo risultato a disposizione, l'unico che possa tenere a distanza di sicurezza le inseguitrici per il terzo posto, che a questo punto è il solo obiettivo rimasto.

L'anno scorso finì 2-1 per i nerazzurri - terza sconfitta consecutiva a San Siro dopo quelle contro Arsenal e Sampdoria -, tra le proteste del Milan per un rigore non concesso ad Ambrosini e per un fallo di Floccari su Oddo in occasione del vantaggio. Ma fu anche una delle tante partite del rimpianto, con il rigore di Pirlo che faceva presagire un finale di stagione amarissimo.

Non che le cose adesso vadano meglio, con l'infermeria piena e una lista di indisponibili lunga così. Tra questi, ancora, Kakà e Ronaldinho. All'andata non si parlava che di loro. Dinho stava vivendo il suo momento magico: in gol nel derby e due volte contro la Sampdoria, sembrava rinato. Kakà, al contrario, mal digeriva la convivenza, tanto da segnare a Bergamo il gol della vittoria guarda caso poco dopo l'uscita del connazionale. Ancelotti vorrebbe tanto avere ancora di questi problemi, interrogandosi sul modo migliore di farli giocare assieme. In questo momento, invece, l'unica domanda che Ancelotti si pone è un'altra: chi c'è, di sano, da mandare in campo?