Arbitri, la soluzione di Preziosi: ''Datevi allo yoga''

Calcio
Lo speciale consiglio di Enrico Preziosi alla classe arbitrale, rea di aver penalizzata in più occasioni il Genoa
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Così ha risposto il presidente del Genoa a chi gli ha chiesto di commentare l'operato della classe arbitrale, rea di aver penalizzato in più occasioni i rossoblù: ''Così si estranierebbero da simpatie, condizionamenti e sudditanze''

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"Non so quanto resisteremo sulla linea del fair play, sia io che Gasperini siamo stati invitati a ''Controcampo'' ma abbiamo evitato, forse avrei detto qualcosa di troppo. In più c'è un approccio che non mi piace, si parla solo delle solite quattro o cinque squadre". Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha risposto così a chi gli ha chiesto se il Genoa intende protestare per gli arbitraggi che stanno condizionando in negativo questa parte di stagione del Genoa.

In casa rossoblù negli ultimi giorni era stato evidenziato tra l'altro che al bomber Milito sono stati annullati già cinque gol assolutamente regolari per fuorigioco inesistenti, come le immagini televisive delle emittenti nazionali hanno evidenziato senza alcun dubbio. Sabato scorso, contro l'Inter, il centravanti, che ha nello scatto una delle sue armi migliori, è stato fermato di nuovo per un fuorigioco inesistente mentre era ormai a tu per tu con Julio Cesar.

Il patron rossoblù, in visita a Pegli, ha accompagnato lo sfogo con un largo sorriso: "Secondo me gli arbitri dovrebbero  estraniarsi da simpatie, condizionamenti e sudditanze, che esistono - ha aggiunto -. Vorrei che se ne infischiassero delle  squadre che arbitrano ed applicassero lo stesso metro di giudizio. Consiglierei agli arbitri un corso di yoga prima di  entrare in campo, un corso per evitare il condizionamento. Mi piacerebbe che in Italiaci fossero arbitri stranieri, specialmente inglesi. Sicuramente sbagliano anche loro ma hanno un mentalità diversa meno soggetta a processi mediatici e moviole".

A una domanda sulla moviola in campo, Preziosi risponde: "troppa elettronica nel calcio toglierebbe fascino, lo sciuperebbe. In contesti come fuorigioco e gol fantasma però l'arbitro non può farcela da solo, sono favorevole ad un modello a metà tra uomo e supporto tecnologico".