Donadoni: "Orgoglioso di essere a Napoli. Puntiamo in alto"

Calcio
Roberto Donadoni è stato presentato alla stampa come nuovo tecnico del Napoli
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Il neo tecnico è stato presentato dal presidente De Laurentiis. "Ora non ha senso parlare d'Europa, ma in noi c'è la voglia di raggiungere obiettivi importanti". L'amaro addio di Reja: "Negli ultimi due mesi è accaduto qualcosa che ha dell'incredibile"

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E' cominciata l'era di Roberto Donadoni a Napoli. L'ex ct della Nazionale è stato presentato alla stampa a Castel Volturno. Ad annunciare il neo tecnico azzurro è stato lo stesso presidente Aurelio De Laurentiis che ha spiegato come la squadra "avesse bisogno di una sterzata", e di essere soddisfatto per i 5 anni in cui l'esonerato Edy Reja è rimasto alla guida della formazione. " Donadoni l'avevo conosciuto, ci avevo parlato, in un momento di crisi l'ho chiamato dicendogli che forse si doveva tenere ponto. Non ho avuto dubbi nel momento in cui ho preso la decisione".

Dunque ringraziamenti di rito a parte e stima reciproca, Roberto Donadoni ha risposto alle prime domande da tecnico del Napoli immergendosi immediatamente nella realtà del campionato: "La gara con la Reggina sarà difficile", ha spiegato. Poi la necessità di conoscere meglio la squadra: "Datemi qualche giorno per capire un po' meglio le cose". Nessun obiettivo particolare fino a fine campionato se non chiudere nella maniera migliore possibile: "La società non mi ha chiesto di raggiungere specifici obiettivi - ha ribadito - Chiudiamo l'anno, poi dal prossimo campionato vedremo che traguardi dovremo raggiungere".

La piazza si aspetta molto e l'ex ct lo sa: "E' stimolante lavorare qui, in ognuno di noi c'è la voglia di raggiungere obiettivi importanti, di puntare in alto - ha spiegato ancora - La situazione attuale è delicata e non ha senso parlare d'Europa". Da qui la necessità di confrontarsi anche con l'ex tecnico: "Parlerò con Reja - ha detto - Il modulo? Io ho idee specifiche ma adesso sarebbe sbagliato stravolgere tutto". Dunque bisognerà valutare il materiale a disposizione: "C'è una squadra giovane e questo ti può esaltare in alcuni momenti, ma ha anche degli aspetti negativi". Immediatamente proiettato al campo, dunque, Donadoni: "Io non amo molto parlare, preferisco lavorare". In attesa dei primi risultati, il primo esame è già tra pochi giorni.

E' un addio con  una buona dose di rimpianti quello di Edy Reja alla panchina del Napoli. "Sono dispiaciuto - dice ai giornalisti nella conferenza organizzata per i saluti al termine dell'esperienza durata cinque anni - avrei voluto andare avanti. Marino e De Laurentiis sapevano che in ogni caso la mia avventura napoletana  sarebbe terminata il 30 giugno, ma non pensavo di anticiparne la fine".

Tuttavia l'ex tecnico del Napoli ha detto di capire la scelta della società di cambiare tecnico nel tentativo di  introdurre stimoli nuovi e ha tracciato un bilancio positivo  della sua esperienza: "Dalla C alla coppa Uefa - ha ricordato - abbiamo fatto cose straordinarie e importanti. Purtroppo negli ultimi due mesi è accaduto qualcosa che dell'incredibile e che non so spiegare altrimenti avrei trovato le soluzioni adatte". La scelta di fare l'Intertoto non è stata per Reja la causa determinante ai fini della crisi di risultati in cui è caduto il Napoli: "Un calo durante la stagione ci può stare - spiega - è successo anche ad altre squadre. L'Intertoto non è stato determinante, secondo me abbiamo fatto bene a farlo". Reja ha detto che incontrerà il suo successore Donadoni al termine dell'allenamento, il primo diretto dall'ex ct della Nazionale: "A lui auguro migliore fortuna, nel nostro campo non basta essere bravi. Penso che lui rappresenti la soluzione migliore in questo momento".