Anche il brasiliano si aggiunge all'infermeria in seguito ad uno scontro con Manninger in allenamento: distrazione al retto femorale, con prognosi di 30-35 giorni. Fermo anche il portiere austriaco
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Mancava solo lui alla interminabile lista degli infortunati. Purtroppo per Ranieri, è arrivata anche la volta di Amauri. Ma è la circostanza a suscitare per l'ennesima volta perplessità: come ha descritto Ranieri, la squadra era "all'ultimo tiro dell'ultimo allenamento".
Tanto è bastato: Amauri si è scontrato con Manninger e il risultato è una distrazione al retto femorale, con prognosi di 30-35 giorni, il che significa un mese e mezzo per tornare in forma.
Non basta: anche Manninger nella stessa azione si è procurato una distrazione a un gemello e ne avrà per venti giorni. Amauri aveva già dovuto incassare il no di Dunga per l'amichevole con l'Ecuador di fine marzo. Il centravanti era apparso affaticato nelle ultime settimane, perché a causa dell'infortunio di Trezeguet e dei mille acciacchi di Iaquinta, aveva dovuto tirare sempre la carretta, sottoponendosi anche a duri corpo a corpo con l'avversario di turno.
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Mancava solo lui alla interminabile lista degli infortunati. Purtroppo per Ranieri, è arrivata anche la volta di Amauri. Ma è la circostanza a suscitare per l'ennesima volta perplessità: come ha descritto Ranieri, la squadra era "all'ultimo tiro dell'ultimo allenamento".
Tanto è bastato: Amauri si è scontrato con Manninger e il risultato è una distrazione al retto femorale, con prognosi di 30-35 giorni, il che significa un mese e mezzo per tornare in forma.
Non basta: anche Manninger nella stessa azione si è procurato una distrazione a un gemello e ne avrà per venti giorni. Amauri aveva già dovuto incassare il no di Dunga per l'amichevole con l'Ecuador di fine marzo. Il centravanti era apparso affaticato nelle ultime settimane, perché a causa dell'infortunio di Trezeguet e dei mille acciacchi di Iaquinta, aveva dovuto tirare sempre la carretta, sottoponendosi anche a duri corpo a corpo con l'avversario di turno.
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