Lo scudetto dipende solo dall'Inter. Così ha reagito finora
CalcioDopo la vittoria della Juventus sulla Roma nell'anticipo, occhi puntati oggi sul match casalingo dei nerazzurri contro la Reggina. Mourinho & C hanno vinto 4 volte su 6 all'avvicinarsi di Ranieri
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Ora lo scudetto dipende solo dall'Inter, dicono da Torino, ma a Milano è stato sempre così durante la stagione. Come se davvero la squadra di Mourinho avesse giocato solo con la testa rivolta su se stessa, senza guardare indietro, ai risultati ottenuti dall'avversaria il giorno prima: 4 volte su 6 a una vittoria che poteva avvicinare la Juventus, l'Inter ha risposto vincendo.
E' successo contro Palermo, Napoli, Sampdoria e Fiorentina. Una reazione di tutti e soprattutto di Ibrahimovic, che a Palermo ha giocato la miglior partita del campionato e domenica scorsa ha sfogato la rabbia in un'altra doppietta. Lui è pronto, ancora e come sempre, anche oggi. Come Julio Cesar, Maicon, Zanetti, Stankovic e le nuove certezze: Santon e Balotelli. Con loro e con i precedenti a favore, con Cambiasso che aiuta la difesa supportato da tutta la fiducia di Mourinho, si possono inserire anche giocatori da recuperare, come Rivas e Mancini. Protetti da compagni, che hanno dimostrato di saper resistere all'avanzata juventina.
Anche se non sempre i campioni d'Italia sono stati infallibili. All'ottava e alla 26esima giornata ad esempio, la Juve ha vinto e l'Inter si è fermata contro Genoa e Roma, in entrambi i casi a San Siro. 4 punti persi. Ma altri 4 ne ha guadagnati giocando, anzichè d'anticipo, di "posticipo". Dopo le cadute della Juve a Napoli e contro il Cagliari, ecco il 4-0 dell'Inter a Roma e il pareggio contro il Torino. Paura no, insomma. E così Mourinho ha preparato un altro contrattacco.
"Noi abbiamo bisogno di 23 punti, non abbiamo bisogno di aspettare il risultato della Juve, purtroppo per la Juve loro devono vincere tutti i punti tutte le partite e aspettare il risultato dell'Inter e l'Inter no. Non significa che l'Inter è campione - però significa un modo differente di pensare la competizione. Pensa allo scudetto Ranieri e ci crede. Ci pensa Mourinho e dipende soprattutto dalla sua Inter.
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E' successo contro Palermo, Napoli, Sampdoria e Fiorentina. Una reazione di tutti e soprattutto di Ibrahimovic, che a Palermo ha giocato la miglior partita del campionato e domenica scorsa ha sfogato la rabbia in un'altra doppietta. Lui è pronto, ancora e come sempre, anche oggi. Come Julio Cesar, Maicon, Zanetti, Stankovic e le nuove certezze: Santon e Balotelli. Con loro e con i precedenti a favore, con Cambiasso che aiuta la difesa supportato da tutta la fiducia di Mourinho, si possono inserire anche giocatori da recuperare, come Rivas e Mancini. Protetti da compagni, che hanno dimostrato di saper resistere all'avanzata juventina.
Anche se non sempre i campioni d'Italia sono stati infallibili. All'ottava e alla 26esima giornata ad esempio, la Juve ha vinto e l'Inter si è fermata contro Genoa e Roma, in entrambi i casi a San Siro. 4 punti persi. Ma altri 4 ne ha guadagnati giocando, anzichè d'anticipo, di "posticipo". Dopo le cadute della Juve a Napoli e contro il Cagliari, ecco il 4-0 dell'Inter a Roma e il pareggio contro il Torino. Paura no, insomma. E così Mourinho ha preparato un altro contrattacco.
"Noi abbiamo bisogno di 23 punti, non abbiamo bisogno di aspettare il risultato della Juve, purtroppo per la Juve loro devono vincere tutti i punti tutte le partite e aspettare il risultato dell'Inter e l'Inter no. Non significa che l'Inter è campione - però significa un modo differente di pensare la competizione. Pensa allo scudetto Ranieri e ci crede. Ci pensa Mourinho e dipende soprattutto dalla sua Inter.