Qualificazioni Mondiali, quanti infortuni: club disperati

Calcio
Maicon esce in barella dopo l'infortunio rimediato in Ecuador con la Seleçao
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Maicon, Lavezzi, Miito, Di Natale: i nostri giocatori tornano a pezzi dalle convocazioni con le rispettive Nazionali e gli allenatori incrociano le dita. C'è un altro turno prima del rientro, si salvi chi può

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Ci risiamo, la conta dei feriti è immancabile ogni volta che le Nazionali chiamano, alimentando la guerra fredda con i Club di provenienza. Negativo il bollettino dell'Inter, che per un po' dovrà rinunciare a Maicon: lo stiramento di terzo grado alla coscia destra lo terrà out fino a maggio.

Maicon salterà quindi la partita contro la Juve del 18 aprile e Mourinho troverà un po' di consolazione, almeno, nella strepitosa forma di Julio Cesar, il migliore in campo per il Brasile. Anche se ha avuto i brividi, Mou, quando il portierone è rimasto a terra dolorante per pochi infiniti secondi. Niente di grave per fortuna. Sarà regolarmente in campo contro l'Udinese, che a sua volta maledice la sosta internazionale: al campionato Marino non ha molto da chiedere, ma alla Coppa Uefa sì: e i gol e il carisma di Di Natale sarbbero serviti parecchio.

Con l'Italia se l'è vista brutta anche Chiellini, che ha subìto un piccolo trauma al setto nasale; la maschera gli ha evitato una ricaduta della frattura da poco operata. Per il difensore bianconero anche una lieve abrasione dell'occhio, ma niente di grave.

Brutte notizie arrivano invece dall'Argentina: contrattura alla coscia sinistra per Lavezzi, lesione al bicipite femorale della coscia destra per Milito: Gasperini, recita il sito ufficiale del Genoa, "fa buon viso a cattivo gioco", anche se il ko rischia di condizionare la corsa champions dei suoi.

Per una volta, invece, il Milan è rimasto a guardare: al Lazzaretto-Milanello non sono arrivate cattive notizie, anche perchè l'alleanza Milan-Brasile era chiara: usare i giocatori solo se al 100%. Così è stato fatto per Kakà, che ha saltato la gara con l'Ecuador dopo le visite di Runco. E anche Pato è stato risparmiato. Per una volta Ancelotti è il più contento, ma non canta vittoria: ha vinto una battaglia, ma c'è un'altra partita prima del rientro.