La stampa brasiliana: "Giovedì scorso mega-party a Rio in onore del narcotrafficante Marcio dos Santos Nepomuceno. Tra gli ospiti illustri, uno è stato visto con due pistole alla cintola, fumando marijuana". Rinaldi: "Tutto falso"
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Durante la sua permanenza questi giorni a Rio de Janeiro, Adriano avrebbe partecipato a feste in una favela della città: lo riferiscono fonti della polizia e della stessa favela carioca, citate dalla stampa locale. Ad aver ricevuto informazioni sulla presenza dell'attaccante dell'Inter alle feste sono stati tre commissariati nel Morro da Chatuba, nel complesso di Penha, tra le più estese aree di favelas di Rio, dove Adriano è nato e cresciuto.
Il tabloid Extra, del gruppo Globo, racconta che giovedì e venerdì scorso c'è stata una mega-festa a Chatuba, in onore del capo del narcotraffico di Penha e Alemao, Marcio dos Santos Nepomuceno ('Marcinho VP, 33 anni), che si trova in carcere. "Come in ogni festa di delinquenti, non sono mancati gli invitati illustri. Uno di loro è stato visto con due pistole alla cintola, fumando marijuana e bevendo senza tregua, mostrando così un'altra delle sue qualità, diversa a quella che l'ha consacrato e arricchito". La notizia è stata data anche dalle versioni on line de "Globoesporte".
"L'invitato famoso ha pianto, si è lamentato della fama e ha detto 'il denaro non è tutto"', precisa Extra secondo cui "la super-festa è stata degna di un Imperatore. C'era gente che si credeva scomparsa da giorni". Poi il tabloid ricorda che "il famoso" del party si è fatto scattare delle fotografie insieme ai presunti delinquenti presenti.
Lo scorso giovedì, riferiscono le fonti di Rio, la polizia ha fatto un rastrellamento proprio alla favela di Chatuba, per cercare di catturare uno dei capi dei narcos locali, Paulo Souza Paz, noto come 'Mica'. Della vicenda scrive anche il quotidiano carioca O Dia. "Negli ultimi giorni sono circolate due informazioni: la prima è che siamo andati a Chatuba per prendere Mica, l'altra è che sul posto c'era Adriano, il quale ha dei familiari in quel quartiere", ha detto a 'O Dia' il colonnello Marcus Jardim, del commando delle forze di sicurezza dell'area, puntualizzando che "la persona che siamo andati a cercare non era Adriano".
"Adriano lunedì non rientra in Italia": lo ha detto a Tv Globo il procuratore dell'attaccante dell'Inter, Gilmar Rinaldi, smentendo voci e notizie circolate sui media brasiliani nelle ultime ore relative alla presunta partecipazione del giocatore a festini in una delle favelas di Rio de Janeiro. A Rio si era perfino sparsa la voce che l'Imperatore fosse morto, ed ecco perché Rinaldi, da San Paolo, si è sentito in dovere d'intervenire.
"Non c'è niente di tutto ciò, sono tutti pazzi. Adriano è a Rio a casa con i suoi familiari e ora andrà a vedere le partite del campionato carioca. In particolare vuole assistere al derby Flamengo - Fluminense", ha detto Rinaldi, contattato telefonicamente dal sito web della rete Globo. "Hanno detto anche che io sarei a Rio in un commissariato di polizia - ha aggiunto il procuratore - ad attendere che Adriano venga interrogato. Invece sono a San Paolo!".
"Dobbiamo ancora definire alcuni dettagli", ha aggiunto Rinaldi, che - ha precisato Tv Globo - non ha spiegato le ragioni per le quali Adriano ha rinviato a data da destinarsi il suo rientro a Milano.
Durante la sua permanenza questi giorni a Rio de Janeiro, Adriano avrebbe partecipato a feste in una favela della città: lo riferiscono fonti della polizia e della stessa favela carioca, citate dalla stampa locale. Ad aver ricevuto informazioni sulla presenza dell'attaccante dell'Inter alle feste sono stati tre commissariati nel Morro da Chatuba, nel complesso di Penha, tra le più estese aree di favelas di Rio, dove Adriano è nato e cresciuto.
Il tabloid Extra, del gruppo Globo, racconta che giovedì e venerdì scorso c'è stata una mega-festa a Chatuba, in onore del capo del narcotraffico di Penha e Alemao, Marcio dos Santos Nepomuceno ('Marcinho VP, 33 anni), che si trova in carcere. "Come in ogni festa di delinquenti, non sono mancati gli invitati illustri. Uno di loro è stato visto con due pistole alla cintola, fumando marijuana e bevendo senza tregua, mostrando così un'altra delle sue qualità, diversa a quella che l'ha consacrato e arricchito". La notizia è stata data anche dalle versioni on line de "Globoesporte".
"L'invitato famoso ha pianto, si è lamentato della fama e ha detto 'il denaro non è tutto"', precisa Extra secondo cui "la super-festa è stata degna di un Imperatore. C'era gente che si credeva scomparsa da giorni". Poi il tabloid ricorda che "il famoso" del party si è fatto scattare delle fotografie insieme ai presunti delinquenti presenti.
Lo scorso giovedì, riferiscono le fonti di Rio, la polizia ha fatto un rastrellamento proprio alla favela di Chatuba, per cercare di catturare uno dei capi dei narcos locali, Paulo Souza Paz, noto come 'Mica'. Della vicenda scrive anche il quotidiano carioca O Dia. "Negli ultimi giorni sono circolate due informazioni: la prima è che siamo andati a Chatuba per prendere Mica, l'altra è che sul posto c'era Adriano, il quale ha dei familiari in quel quartiere", ha detto a 'O Dia' il colonnello Marcus Jardim, del commando delle forze di sicurezza dell'area, puntualizzando che "la persona che siamo andati a cercare non era Adriano".
"Adriano lunedì non rientra in Italia": lo ha detto a Tv Globo il procuratore dell'attaccante dell'Inter, Gilmar Rinaldi, smentendo voci e notizie circolate sui media brasiliani nelle ultime ore relative alla presunta partecipazione del giocatore a festini in una delle favelas di Rio de Janeiro. A Rio si era perfino sparsa la voce che l'Imperatore fosse morto, ed ecco perché Rinaldi, da San Paolo, si è sentito in dovere d'intervenire.
"Non c'è niente di tutto ciò, sono tutti pazzi. Adriano è a Rio a casa con i suoi familiari e ora andrà a vedere le partite del campionato carioca. In particolare vuole assistere al derby Flamengo - Fluminense", ha detto Rinaldi, contattato telefonicamente dal sito web della rete Globo. "Hanno detto anche che io sarei a Rio in un commissariato di polizia - ha aggiunto il procuratore - ad attendere che Adriano venga interrogato. Invece sono a San Paolo!".
"Dobbiamo ancora definire alcuni dettagli", ha aggiunto Rinaldi, che - ha precisato Tv Globo - non ha spiegato le ragioni per le quali Adriano ha rinviato a data da destinarsi il suo rientro a Milano.