Zlatan, la classe non è acqua. Gesto ai tifosi ed è polemica
CalcioLo svedese ha mostrato insofferenza a pochi fischi di parte dei supporters dell'Inter dopo un'azione errata. In occasione del gol, dito al naso a zittire la curva e mano protesa non certo da galantuomo. Voglia di cambiare o solo nervosismo? LE FOTO
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VINCERE E' ANCORA NELLE TUE MANI, GIOCA A FANTASCUDETTO
di AUGUSTO DE BARTOLO
Lo Scudetto dell'Inter, se sarà così, ma, a questo punto, francamente, non c'è motivo per credere al contrario, ha un protagonista assoluto: Zlatan Ibrahimovic, nel bene, e nel male. Ovvi da capire i meriti dello svedese, necessario sottolineare quelli che sono i limiti di un campione che ha sì dato tanto all'Inter ma che mostra un atteggiamento indolente già da qualche gara a questa parte. L'esultanza, esplicita, polemica, gretta si direbbe, figlia di un fischio ricevuto dopo tanti e, sia chiaro, meritatissimi applausi, appare davvero fuori luogo. Il dito al naso come a zittire la curva, una mano protesa come per dire "State calmi", ahinoi, non è così: il significato è chiaro.
Difficile giustificare con un "i ragazzi sono stanchi dopo una stagione faticosa", frase pronunciata dal solito parafulmine Mourinho, un atteggiamento che stride con la qualità di una squadra che, se è vero che nelle ultime settimane ha perso un po' di smalto, è di gran lunga superiore alle altre quando decide di affondare il colpo. Forse Ibra ("senza fischi non avrei segnato"), sarà anche stanco, ma non per una stagione così lunga (la Champions è stata abbandonata e la Coppa Italia pure), sarà mica stufo dell'Inter? Ma no, è magari vittima della nostalgia dei comportamenti sopra le righe del compagno di reparto Mario Balotelli, assente contro la Lazio. Questa volta ci ha pensato lui a scatenare la polemica e, onestamente, poteva anche farne a meno.
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Lo Scudetto dell'Inter, se sarà così, ma, a questo punto, francamente, non c'è motivo per credere al contrario, ha un protagonista assoluto: Zlatan Ibrahimovic, nel bene, e nel male. Ovvi da capire i meriti dello svedese, necessario sottolineare quelli che sono i limiti di un campione che ha sì dato tanto all'Inter ma che mostra un atteggiamento indolente già da qualche gara a questa parte. L'esultanza, esplicita, polemica, gretta si direbbe, figlia di un fischio ricevuto dopo tanti e, sia chiaro, meritatissimi applausi, appare davvero fuori luogo. Il dito al naso come a zittire la curva, una mano protesa come per dire "State calmi", ahinoi, non è così: il significato è chiaro.
Difficile giustificare con un "i ragazzi sono stanchi dopo una stagione faticosa", frase pronunciata dal solito parafulmine Mourinho, un atteggiamento che stride con la qualità di una squadra che, se è vero che nelle ultime settimane ha perso un po' di smalto, è di gran lunga superiore alle altre quando decide di affondare il colpo. Forse Ibra ("senza fischi non avrei segnato"), sarà anche stanco, ma non per una stagione così lunga (la Champions è stata abbandonata e la Coppa Italia pure), sarà mica stufo dell'Inter? Ma no, è magari vittima della nostalgia dei comportamenti sopra le righe del compagno di reparto Mario Balotelli, assente contro la Lazio. Questa volta ci ha pensato lui a scatenare la polemica e, onestamente, poteva anche farne a meno.