Mourinho e il numero 17. Tricolore e Milan raggiunto...

Calcio
José Mourinho pensa già al film perfetto che potrà ammirare a Verona
mourinho_298x345

L'allenatore dell'Inter aveva detto che domenica sarebbe andato a dormire anziché seguire Milan-Juventus. Contro il Chievo potrebbe però arrivare non solo lo scudetto, ma il tricolore unito all'orgoglio di raggiungere il Milan nell'albo d'oro...

COMMENTA NEL FORUM DELL'INTER

"Abbiamo un titolo da conquistare, potremmo arrivare a 17 scudetti e agganciare il Milan nell'albo d'oro. Non è poco". Così parlava Josè Mourinho tre giorni dopo l'eliminazione dalla Champions League. Per lui questo doveva essere lo stimolo più grande per riprendere subito la corsa.

Non solo lo scudetto, ma il tricolore unito all'orgoglio di raggiungere il Milan. Anche se i migliori alleati per i rossoneri nel contestare questi numeri sono stati proprio gli ultimi due allenatori dell'Inter: Mancini, che ha detto di sentirsi addosso meno dei tre scudetti vinti, e lo stesso Mourinho, che nella sfuriata negli spogliatoi di Bergamo dopo la sconfitta con l'Atalanta, gettava in faccia ai suoi quello scudetto vinto a tavolino. Gli almanacchi, però, non si discutono, e uno dopo l'altro, a partire dal primo nella stagione 1909-1910, fanno 17.

In matematica è il settimo tra i numeri primi, in chimica è il numero atomico del cloro, il problema è che secondo la smorfia è il numero della disgrazia. Ecco allora che nella rosa dell'Inter nessuno ha il numero 17 - si passa dal 16 di Burdisso al 18 Crespo. Sarà per questo che i tifosi interisti staranno facendo gli scongiuri sapendo di avere adesso 17 scudetti, nel timore di restare bloccati lì per chissà quanto tempo. La storia però dice che se il Milan è fermo a quota 17 da cinque anni, la Juventus è andata oltre nel giro di un solo anno, era il 1978. All'Inter il compito di sfatare o meno questo tabù. E poi tra Milan e Inter adesso c'è un altro motivo per infiammare il loro derby, perché il prossimo scudetto varrà ancora di più, sarà quello del sorpasso. Uno scudetto… speciale.