Juve, Cobolli Gigli: "Nessuna guerra con Ranieri"

Calcio
Il presidente della Juve, Giovanni Cobolli Gigli
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Il presidente della Juve replica alle notizie circolate dopo l'esonero dell'allenatore: "E' stata una decisione necessaria, ma dispiace sempre per quanto di buono ha fatto Ranieri. Ferrara? Un ragazzo che conosce bene le regole della società"

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"Credo non ci sia nessuna guerra, l'ha detto anche l'avvocato di Ranieri". Lo ha dichiarato Giovanni Cobolli Gigli, prima di fare il suo ingresso in Lega Calcio, in replica alle notizie del dopo-esonero del tecnico bianconero. Indubbiamente la Juventus e l'allenatore romano non si sono lasciati bene, il primo ad essere dispiaciuto è lo stesso Cobolli Gigli. "E' stata una decisione necessaria - spiega il presidente bianconero - dispiace sempre per quanto di buono hanno fatto Ranieri e il suo gruppo tecnico. Ma dopo la partita contro l'Atalanta abbiamo ritenuto necessario fare qualche cosa per garantirci di giocare tranquillamente in Champions League il prossimo anno".

Sarà Ciro Ferrara a guidare la Juventus nelle ultime due giornate di campionato, una soluzione interna che ha un po' sorpreso. "Se è stato scelto Ferrara è perché è un ragazzo che conosce bene le regole della squadra e della società - spiega Cobolli Gigli -. Mi sembra che ci stia mettendo l'anima e anche se si trattasse di due partite è una grande occasione per lui e quindi credo che stia facendo di tutto per sfruttarla". La Juve si gioca il terzo posto, Ferrara il futuro. "Credo che fino al termine della partita contro la Lazio - spiega Cobolli Gigli - non prenderemo nessuna decisione". Del resto in Europa ci sono tanti esempi di giovani tecnici che hanno dimostrato di poter fare grandi cose. "Guardiola con il Barcellona ha dimostrato che i giovani sono capaci, Ferrara ha le potenzialità ma in questo momento non posso dire altro".

Cannavaro ha detto che stima e apprezza Mourinho, consigliandolo al Real Madrid e, per qualcuno, anche alla Juventus. "Penso che Cannavaro abbia detto che Mourinho è un ottimo allenatore e questo lo dico anch'io. Dopodiché penso che sia impossibile che Mourinho diventi l'allenatore della Juventus", taglia corto Cobolli Gigli che poi torna sull'esonero di Ranieri e parla delle responsabilità della squadra. "I giocatori ci mettono sempre il massimo. Nelle ultime 6-7 partite è mancata un po' di coesione, di determinazione e di voglia di fare gruppo - spiega il presidente -. Poi singolarmente hanno dimostrato di voler riprendere la partita e ci son quasi sempre riusciti fino al malefico gol del pareggio. Ranieri si è sentito un po' esautorato? Mi sembra normale cercare di gestire i fatti. In una società di calcio se la palla entra tutto va bene, altrimenti le cose vanno male".