Filippine, Vagni: no, la mia Fiorentina non è in Champions?

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Sei mesi nelle mani dei militanti legati ad Al Qaeda nel sud dell'arcipelago, ma l'operatore toscano della Croce Rossa liberato si preoccupa della squadra del cuore: "Che grande delusione...". LA GALLERY

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Sei mesi nelle mani dei militanti legati ad Al Qaeda nel sud delle Filippine hanno privato l'operatore italiano della Croce Rossa Eugenio Vagni, originario di Montevarchi, vicino ad Arezzo, non solo della quotidianità e dell'amore della sua famiglia, ma anche delle notizie e dei fatti italiani, tra cui uno che per un toscano è importantissimo: la "sua" Fiorentina non si è qualificata per la Champions League.

"Oh, no, no, no", ha commentato l'ingegnere 62enne in una conferenza che si è svolta a Manila, due giorni dopo essere stato liberato dai militanti di Abu Sayyaf. Rasato di fresco e in un abito marrone, Vagni ha prima ricordato come ha salvato la pelle negli scontri a fuoco tra rapitori e truppe governative, di come sia sopravvissuto mangiando riso e pesce e quanto gli sia mancata la sua casa vicino a Firenze, con la moglie thailandese e la figlia. E' rimasto calmo e composto, fino a quando non si è parlato di calcio.

Un giornalista ha scherzato, dicendogli che la Fiorentina aveva vinto il campionato, qualificandosi automaticamente per la Champions League. I viola sono invece arrivati quarti e non parteciperanno alla Coppa dei campioni. "Per favore ditemelo, perché non lo so. Mi manca da sei mesi", ha detto sconsolato il toscano.

Allora è intervenuto l'ambasciatore italiano Rubens Fedele, seduto accanto a Vagni: "Per favore non dite queste cose a un fiorentino", ha detto Fedele, sorridendo. "Se scopre che non è vero, può avere una reazione molto brutta". L'ambasciatore ha poi detto come stanno le cose e sul volto di Vagni la delusione è stata "grande".