Profumo di derby, è per Ronaldinho l'attesa più grande
Calcio
Sabato sarà già Milan-Inter e il brasiliano è il rossonero incaricato di non far rimpiangere Kakà. Dopo l'ottima prova contro il Siena, Leonardo chiede proprio a lui di vincere. Come fece, in fondo, un anno fa... GUARDA LE FOTO E TUTTI I GOL DELLA A
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Un anno fa la stagione di Ronaldinho si fermò al derby (GUARDA LE FOTO), a un gol di testa su assist di Kakà che illuse il popolo rossonero. Ora la sfida all'Inter è l'occasione per una nuova partenza. Intanto a Siena Ronaldinho è scattato bene, magari non come Usain Bolt, ma al 44' del secondo tempo il brasiliano era ancora in grado di prender palla nella propria metà campo e portarla per quaranta metri, staccando gli inseguitori. Cose mai viste l'anno scorso, quando Ronaldinho stazionava nella sua zolla sulla fascia sinistra e si esercitava in assist no look.
Ora invece sembra guardare dritto all'obiettivo senza rinunciare al colpo di genio, perché tali sono le due imbeccate da cui sono nate entrambe le reti del Milan. E' anche merito della nuova posizione dietro le punte se ha la possibilità di servire gli attaccanti con continuità per tutta la partita.
E' la sua posizione perché da lì riesce a rendersi utile anche in fase difensiva, senza ringhiare alla Gattuso - per carità - ma il pressing sul portatore di palla avversario può dar fastidio, come sa bene Codrea del Siena. Insomma per ora Ronaldinho sta tenendo fede al giuramento del tavolino. Un mese e mezzo fa Berlusconi e i compagni gli fecero promettere di fare vita da atleta, ora gli chiedono di continuare a correre e di vincere un altro derby. Anche senza l'aiuto di Kakà.
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Un anno fa la stagione di Ronaldinho si fermò al derby (GUARDA LE FOTO), a un gol di testa su assist di Kakà che illuse il popolo rossonero. Ora la sfida all'Inter è l'occasione per una nuova partenza. Intanto a Siena Ronaldinho è scattato bene, magari non come Usain Bolt, ma al 44' del secondo tempo il brasiliano era ancora in grado di prender palla nella propria metà campo e portarla per quaranta metri, staccando gli inseguitori. Cose mai viste l'anno scorso, quando Ronaldinho stazionava nella sua zolla sulla fascia sinistra e si esercitava in assist no look.
Ora invece sembra guardare dritto all'obiettivo senza rinunciare al colpo di genio, perché tali sono le due imbeccate da cui sono nate entrambe le reti del Milan. E' anche merito della nuova posizione dietro le punte se ha la possibilità di servire gli attaccanti con continuità per tutta la partita.
E' la sua posizione perché da lì riesce a rendersi utile anche in fase difensiva, senza ringhiare alla Gattuso - per carità - ma il pressing sul portatore di palla avversario può dar fastidio, come sa bene Codrea del Siena. Insomma per ora Ronaldinho sta tenendo fede al giuramento del tavolino. Un mese e mezzo fa Berlusconi e i compagni gli fecero promettere di fare vita da atleta, ora gli chiedono di continuare a correre e di vincere un altro derby. Anche senza l'aiuto di Kakà.
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