Inter, il nuovo che avanza funziona già come l'usato
CalcioSneijder, Thiago Motta, Milito, Eto'o, Lucio: i nuovi sono 5 su 11 ma il risultato non cambia mai, i neo-acquisti nerazzurri convivono a perfezione con l'impianto precedente. A differenza del Milan. Ecco come e perché. GUARDA I GOL E LA FOTOGALLERY
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Il furbacchione ha sorpreso tutti ancora una volta. Una vigilia a chiedere tempo perché i nuovi sono 5 su 11, e una notte per metterli tutti in campo insieme, anche Sneijder, arrivato solo due giorni prima del derby. Nemmeno un allenamento con i compagni e subito sua l'apertura del derby, il primo per lui, ma poco importa. Non sente la pressione chi arriva dal Real Madrid. Normale.
Straordinario che non senta la differenza invece chi arriva dal Genoa. In coppia verso Milano, l'uno per l'altro nell'azione del primo gol: Milito e Thiago Motta, dopo il tocco di Eto'o. In 3 su 5 nella stessa azione: sono nuovi, ma non si nota. Sembra tutto collaudato, anche a ruoli invertiti rispetto alla partita contro il Bari: Eto'o a guadagnare il rigore, l'uomo dei derby a segnarlo.
E poi c'è Lucio, prima indeciso, poi sempre più concreto e pericoloso, perché tutti vogliono partecipare a una festa che è quasi una presentazione d'acquisti collettiva. Più esaltante del Camp Nou pieno per salutare Ibrahimovic e il suo bacio alla maglia. Sneijder un bacio l'ha dato quasi di nascosto. Non glielo hanno chiesto i fotografi, glielo ha ispirato Zanetti, che nemmeno avrebbe dovuto esserci, ma era solo una furbata di Mourinho. Perché il capitano non poteva mancare: a dare il benvenuto, il via all'azione del primo gol, l'abbraccio a tutti e anche a Maicon, che nuovo non è ma è come se lo fosse. Un'estate a fare i capricci e una discesa di pura follia, come a dire che in fondo non gli è spiaciuto rimanere.
Fosse rimasto al Real, si sarebbe perso questa notte, Sneijder, il trequartista accolto al meglio anche da Stankovic, che è arretrato per lasciargli il posto, ma il gol, il quarto contro il Milan, lo ha trovato comunque. A dimostrare che il vecchio convive già con il nuovo.
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Il furbacchione ha sorpreso tutti ancora una volta. Una vigilia a chiedere tempo perché i nuovi sono 5 su 11, e una notte per metterli tutti in campo insieme, anche Sneijder, arrivato solo due giorni prima del derby. Nemmeno un allenamento con i compagni e subito sua l'apertura del derby, il primo per lui, ma poco importa. Non sente la pressione chi arriva dal Real Madrid. Normale.
Straordinario che non senta la differenza invece chi arriva dal Genoa. In coppia verso Milano, l'uno per l'altro nell'azione del primo gol: Milito e Thiago Motta, dopo il tocco di Eto'o. In 3 su 5 nella stessa azione: sono nuovi, ma non si nota. Sembra tutto collaudato, anche a ruoli invertiti rispetto alla partita contro il Bari: Eto'o a guadagnare il rigore, l'uomo dei derby a segnarlo.
E poi c'è Lucio, prima indeciso, poi sempre più concreto e pericoloso, perché tutti vogliono partecipare a una festa che è quasi una presentazione d'acquisti collettiva. Più esaltante del Camp Nou pieno per salutare Ibrahimovic e il suo bacio alla maglia. Sneijder un bacio l'ha dato quasi di nascosto. Non glielo hanno chiesto i fotografi, glielo ha ispirato Zanetti, che nemmeno avrebbe dovuto esserci, ma era solo una furbata di Mourinho. Perché il capitano non poteva mancare: a dare il benvenuto, il via all'azione del primo gol, l'abbraccio a tutti e anche a Maicon, che nuovo non è ma è come se lo fosse. Un'estate a fare i capricci e una discesa di pura follia, come a dire che in fondo non gli è spiaciuto rimanere.
Fosse rimasto al Real, si sarebbe perso questa notte, Sneijder, il trequartista accolto al meglio anche da Stankovic, che è arretrato per lasciargli il posto, ma il gol, il quarto contro il Milan, lo ha trovato comunque. A dimostrare che il vecchio convive già con il nuovo.