Galliani: Berlusconi lascia sempre i tecnici molto liberi

Calcio
Leonardo e Adriano Galliani durante Milan-Siena
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L'ad rossonero smentisce il pensiero comune secondo cui il patron del Milan abbia la tendenza a condizionare le scelte degli allenatori: "Altri presidenti in privato sono ben più aggressivi". Su Spalletti: "Bravissimo allenatore, ma noi abbiamo Leo"

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"Il presidente Berlusconi ci fa da stimolo, e poi lascia i suoi allenatori molto più liberi di quanto fanno altri presidenti, che in pubblico non dicono nulla ma in privato sono ben più aggressivi". Lo ha detto l'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, sottolineando che "d'altra parte siamo la squadra italiana che ha cambiato meno allenatori in questi anni".

A margine della presentazione della sfida di beneficenza tra glorie di Milan e Real Madrid, Galliani ha parlato anche del derby perso sabato. "Non c'è da fare nessun processo - ha chiarito l'Ad che ieri è stato a Milanello per analizzare la sconfitta e in particolare la mancata sostituzione di Seedorf per Gattuso che ha condizionato l'incontro. "Non si può dare la colpa a Seedorf, casomai si tratta di un concorso di colpa".

Galliani ha chiarito poi che, rescisso il contratto con il giovane uruguaiano Viudez "si è aperta la possibilità di acquistare un extracomunitario a gennaio". Infine, a chi gli chiedeva un giudizio su Luciano Spalletti, tecnico appena dimessosi dalla Roma, (guarda l'intervista), Galliani ha tagliato corto: "Continuo a considerarlo un allenatore bravissimo che ha fatto giocare bene la Roma per tanti anni, ma noi abbiamo Leonardo".