Doping, caso Cannavaro archiviato. Lui: quanto mi girano...

Calcio
Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara durante un allenamento della Juventus
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Il difensore della Juve e della Nazionale è ancora amareggiato per la storia della sua positività al doping per un antiallergico iniettato a seguito di una puntura. Intanto oggi il Coni ha comunicato di aver chiuso il caso. GUARDA I GOL DELLA JUVENTUS

Cannavaro non ci sta - "Mi girano i coglioni. E se non avete capito bene ribadisco, mi girano i...". E' diretto ed  esplicito Fabio Cannavaro nel raccontare rabbia e amarezza provate il giorno in cui è uscita la storia della sua positività al doping per un antiallergico iniettato a seguito di una puntura d'ape. "Io ho la coscienza a posto - ha detto il capitano azzurro dal ritiro di Coverciano - Uno viene punto da un'ape e si ritrova sul giornale come se fosse un dopato. Quando è successo  mi sembrava di sognare. Qualche giornale e qualche televisione hanno esagerato. E' la seconda volta che mi ritrovo gratuitamente sui giornali le storie del genere". Il riferimento è al filmato con le flebo degli anni al Parma uscito nel 2005. "Quella volta feci una cazzata a farmi filmare, anche se la sostanza tuttora non è proibita. Questa volta la cazzata della Juve c'è stata, ma mi è sembrato tutto esagerato. Spero che questo dubbio non mi segua oltre oggi, la mia carriera è stata esemplare e all'insegna delle regola".

Caso archiviato dal Coni -
E intanto il Tribunale nazionale ha archiviato oggi il caso, come da richiesta del capo della procura antidoping del Coni, Ettore Torri. Cannavaro aveva presentato alla vigilia di Roma-Juve una richiesta di esenzione per emergenza (era stato punto da una vespa) incompleta nella documentazione.

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