Mourinho smentisce il Times: mai rilasciato interviste

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L'allenatore dell'Inter, Josè Mourinho
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Il "Times" ha pubblicato un articolo in cui l'allenatore dell'Inter prevedeva un ritorno in Inghilterra dopo la parentesi in nerazzurro. Ma il portoghese nega: "Non ho mai detto certe cose". I GOL DELL'INTER SU SKY.it

La smentita - "Non ho mai rilasciato un'intervista al Times". Così Josè Mourinho ha replicato sul sito della società nerazzurra al quotidiano inglese che gli attribuisce l'intenzione di tornare ad allenare in Inghilterra. "Ho incontrato il giornalista Patrick Barclay qualche tempo fa per un mio intervento in un libro dedicato a Sir Alex Ferguson - spiega il tecnico portoghese - Con questo giornalista non ho conversato su temi di cronaca, ma esclusivamente sul ruolo dell'allenatore nei diversi paesi che hanno caratterizzato la mia carriera professionale. Ho sottolineato le differenze storico-culturali e non le preferenze personali, unicamente per dimostrare che un'esperienza come quella di Sir Alex Ferguson al Manchester United è, oggettivamente, una straordinaria eccezione nel nostro mestiere".

Ma detto questo Mourinho sostiene di aver ribadito più volte che intende restare all'Inter. "Come si può leggere anche da una corretta traduzione di alcune mie frasi virgolettate - conclude - ho spiegato che amo l'Inter, che sto bene all'Inter e che sto costruendo per l'Inter: infatti, questa è la mia realtà e la vivo come tale fino alla scadenza del contratto che mi lega al club. Mi spiace moltissimo che un sincero tributo a Sir Alex Ferguson sia stato utilizzato a frammenti su un mezzo di informazione diverso da quello per il quale, il mio intervento era stato richiesto e soprattutto con finalità totalmente diverse".

L'indiscrezione - Josè Mourinho vede il suo futuro in Inghilterra, anche se è entusiasta dell'esperienza nerazzurra. "Amo l'Inter e vorrei costuire per il futuro qui", ha spiegato in un'intervista al "Times", "in effetti lo sto già facendo perchè non sono un allenatore egoista e sto pensando al futuro in termini di sviluppo del settore giovanile e di età media della rosa". "Ma l'Italia non è il Paese per fare questo", ha aggiunto il tecnico portoghese, "il Paese è l'Inghilterra e il mio calcio è il calcio inglese".

Seguendo gli esempi di Sir Alex Ferguson e Arsene Wenger, rispettivamente da 23 e 13 anni sulle rispettive panchine (Manchester United e Arsenal). "Chiaramente è irrealistico restare per così tanto tempo in un club come è capitato a Ferguson - le parole di Mourinho al Times -. Ma sono pronto per una nuova fase della mia carriera. E voglio guardare in prospettiva. Al Porto il mio obiettivo era di vincere per guadagnarmi la possibilità di allenare all'estero. Al Chelsea volevo costruire un pezzo di storia anche se sapevo che allo Stamford Bridge non avevano la tradizionale cultura della stabilità tipica dell'Inghilterra".

Resta da capire il prossimo approdo del portoghese una volta esaurita l'esperienza nerazzurra. Allo United, per il dopo Ferguson, o tentato dai cugini del Manchester City, al posto di Mark Hughes. Meno probabile l'ipotesi Liverpool dopo gli scontri coi tifosi in passato, suggestiva l'ipotesi Tottenham dove si troverebbe a dover ricostruire un club dalle fondamenta. Ma in Inghilterra sono certi, lo Special One un giorno tornerà.  

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