Roma, De Rossi non convocato. Ranieri tentato dal tridente

Calcio
Anche a Bergamo Ranieri dovrà rinunciare a De Rossi
Conferenza presentazione Ranieri

L'allenatore giallorosso concede un altro turno di riposo al centrocampista reduce da infortunio: "Potrei utilizzare i tre attaccanti anche contro l'Atalanta, certo serve grande sacrificio. Cori razzisti? Sconfitta a tavolino". GUARDA I GOL DELLA ROMA

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Il tridente è una tentazione per Claudio Ranieri alla vigilia del match che la Roma gioca domani sul campo dell'Atalanta. L'impiego di Francesco Totti, Mirko Vucinic e Jeremy Menez si è rivelato una mossa azzeccata nella gara che i giallorossi hanno vinto in casa 3-1 contro il Bari. "Il tridente potrebbe essere attuato anche nelle gare esterne. Domenica scorsa in attacco hanno fatto un gran bel lavoro: in avanti devono cantare, non solo portare la croce", dice Ranieri facendo riferimento all'assetto offensivo. Gli attaccanti devono sacrificarsi, dice il tecnico, ma vanno comunque messi nella condizione di 'pungere'.

Nelle ultime settimane ha sorpreso positivamente la crescita di Menez. Ranieri accoglie con soddisfazione i progressi del francese: "Ve l'ho detto, Menez è un diamante grezzo. Non si può avere tutto e subito: magari ogni tanto lo metterò in panchina e lui si arrabbiera"'. Totti, invece, da tempo non è una sorpresa. "Francesco da' sempre tutto, non e' un giocatore che si risparmia. Qualcuno lo discute ancora? Non sarebbe giusto, ma questo e' il calcio. Il suo 'torto' è stato magari quello di scendere in campo anche quando non era in condizioni ideali", afferma il tecnico. A Bergamo mancherà Daniele De Rossi, reduce dall'intervento allo zigomo e dalla settimana di ricovero al policlinico Gemelli. "Ora sta bene, le esami hanno evidenziato valori in ordine. Il ragazzo ha perso 7 chili, deve allenarsi gradualmente. L'idea generale è farlo giocare in settimana un po' contro il Basilea in modo che sia pronto per il derby. Al 100% non va via Daniele. Vado via anche io", spiega Ranieri.

In difesa, c'è finalmente abbondanza. "Ho a disposizione 4 centrali, compreso Andreolli che mi sta convincendo. Juan ha recuperato, non ha più avvertito il problema muscolare. Ora valuterò", dice Ranieri. "L'idea di schierare 3 centrali non mi dispiace, perchè mi consentirebbe di avere una squadra un po' più compatta. Ma al momento è un'ipotesi lontana: ora dobbiamo fare punti, non possiamo fare esperimenti". In porta, spazio ancora a Julio Sergio: "In questo momento il primo portiere è lui. E' doveroso continuare cosi', sta facendo bene, ma Doni non e' certo finito", dice motivando la scelta puramente tecnica. "Io non sono il tipo di allenatore che si lega al dito le cose dopo una discussione con un giocatore. Non ho acredine con nessuno. Lo scorso anno, alla Juventus, ho avuto qualche screzio con Trezeguet ma l'ho comunque fatto giocare perchè ritenevo potesse farci vincere", dice Ranieri prima di soffermarsi sull'Atalanta di Antonio Conte: "L'avversario è ostico, Conte sta facendo buone cose. Dopo la sconfitta in Coppa Italia sono andati in ritiro, quindi saranno arrabbiati. Ho avvisato i giocatori: uomo avvisato, mezzo salvato.

"Per me l'arbitro dovrebbe interrompere la partita e, se non si riesce a riprendere il match, bisogna dare la sconfitta a tavolino". Claudio Ranieri, allenatore della Roma, risponde così alle domande sui provvedimenti da adottare in caso di cori razzisti durante una gara. L'argomento è d'attualità dopo i cori indirizzati da alcuni tifosi della Juventus all'attaccante interista Mario Balotelli. Tra una settimana, bianconeri e nerazzurri si affrontano all'Olimpico di Torino. "Le leggi sono leggi e vanno applicate. Bisogna avere il coraggio di farlo", dice Ranieri.