Mazzarri: "Mi piace questo Napoli che non molla mai"
CalcioIl tecnico degli azzurri si gode il momento magico della sua squadra ma avverte: "Siamo a 2 punti dall'Europa, ma nel giro di 4-5 punti ci sono tutte le squadre, si può andare avanti ma anche scendere". GUARDA GLI HIGHLIGHTS GRATIS SU SKY.IT
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"Siamo a due punti dall'Europa, ma nel giro di 4-5 punti ci sono tutte le squadre. E come se cominciasse ora il campionato. In otto gare ci siamo rimessi a partire quasi da zero con tutti, si può andare avanti ma anche scendere". Il tecnico del Napoli Walter Mazzarri fa un bilancio di quanto fatto fino ad ora dalla sua squadra con lui alla guida e soprattutto è contento delle risposte avute dai suoi giocatori. "Non molliamo mai ed è questa la mentalità che piace a me - continua -. A me piace che i tifosi sognino e mi rende orgoglioso aver alimentato la passione e l'entusiasmo dei napoletani. Però come addetti ai lavori, sia io che la squadra, dobbiamo isolarci ed essere coscienti di quanto sia difficile questo campionato".
Mazzarri torna sulla vittoria col Bari che ha dato ottime indicazioni al di là del risultato. "E' un successo che vale più dei 3 punti conquistati. Perché sembrava la classica partita storta. Invece i ragazzi sono stati capaci di andare oltre le difficoltà. Non so onestamente quante squadre avrebbero reagito così. Questo è il dato più significativo che raccogliamo dopo il match di domenica. La squadra mi ha dimostrato che non molla mai".
Uno degli elementi positivi della giornata di domenica è stata la doppietta di Quagliarella: "Sono contento per Fabio, ma vedete, io in realtà sono più contento per l'ambiente, per il ragazzo che è partito con qualche difficoltà strettamente legata solo alla condizione fisica. Perché sulle grandissime doti di Quagliarella io non ho mai eccepito. Per me non è affatto una sorpresa ciò che ha saputo fare domenica. In più aggiungo che il terzo gol è stato ispirato da un bellissimo taglio di Lavezzi: detto ciò mi pare che il quadro sia completo".
Con Mazzarri il discorso si sposta poi su ipotesi tattiche per il futuro. "Tridente? E' ipotizzabile tutto, senza mai intaccare l'equilibrio della squadra. Ma ciò che è certo è che nella mia idea di calcio c'é una squadra sempre propositiva, con atteggiamento offensivo e arrembante. Se guardiamo le partite giocate sinora, abbiamo sempre avuto più occasioni dell'avversario. Io non guardo ai ruoli ma ad una sinergia generale che possa portare quanti più uomini possibili in zona gol. Se proprio devo dirlo, il mio calcio ideale è quello giocato nel finale con il Bari quando in campo eravamo pieni di punte e mezze punte. Non a caso dico sempre che mi piace il campionato spagnolo. Ma c'é anche da considerare che lì c'è un'altra mentalità e soprattutto un altro approccio culturale dello spettatore alla partita. In Italia ci vuole il giusto equilibrio. Ma la mentalità che sta acquisendo la squadra sposa esattamente i miei principi".
Il prossimo avversario è il Cagliari, altra rivelazione del campionato. "E' una squadra organizzatissima e veloce nelle ripartenze. Il Cagliari è una realtà del calcio italiano, con un ottimo allenatore ed una rosa di qualità. Inoltre giocano insieme da due anni ed hanno un gruppo consolidato. Ci saranno tante difficoltà per noi, lo sappiamo. E' un campo duro per tutti ed in particolare il Napoli non ha una grossa tradizione al Sant'Elia. Che dire: è un'altra finale. Per noi il Cagliari è uguale ad una big del campionato".
Spesso si è visto un super Napoli proprio negli ultimi minuti. "Beh, io preferirei chiudere prima le partite senza fare salti mortali. Ma battute a parte, questo Napoli è spesso padrone del gioco e comandiamo noi la manovra. Vogliamo essere noi a gestire il pallone e ci stiamo riuscendo quasi sempre, al di là del risultato. Certo, se proprio dobbiamo essere perfezionisti, diciamo pure che oltre a creare tanto bel gioco, potremmo trovare un pizzico di cinismo in più. Ma ripeto, per me si sta creando nel Napoli la giusta mentalità per poter progredire da qui sino alla fine".
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"Siamo a due punti dall'Europa, ma nel giro di 4-5 punti ci sono tutte le squadre. E come se cominciasse ora il campionato. In otto gare ci siamo rimessi a partire quasi da zero con tutti, si può andare avanti ma anche scendere". Il tecnico del Napoli Walter Mazzarri fa un bilancio di quanto fatto fino ad ora dalla sua squadra con lui alla guida e soprattutto è contento delle risposte avute dai suoi giocatori. "Non molliamo mai ed è questa la mentalità che piace a me - continua -. A me piace che i tifosi sognino e mi rende orgoglioso aver alimentato la passione e l'entusiasmo dei napoletani. Però come addetti ai lavori, sia io che la squadra, dobbiamo isolarci ed essere coscienti di quanto sia difficile questo campionato".
Mazzarri torna sulla vittoria col Bari che ha dato ottime indicazioni al di là del risultato. "E' un successo che vale più dei 3 punti conquistati. Perché sembrava la classica partita storta. Invece i ragazzi sono stati capaci di andare oltre le difficoltà. Non so onestamente quante squadre avrebbero reagito così. Questo è il dato più significativo che raccogliamo dopo il match di domenica. La squadra mi ha dimostrato che non molla mai".
Uno degli elementi positivi della giornata di domenica è stata la doppietta di Quagliarella: "Sono contento per Fabio, ma vedete, io in realtà sono più contento per l'ambiente, per il ragazzo che è partito con qualche difficoltà strettamente legata solo alla condizione fisica. Perché sulle grandissime doti di Quagliarella io non ho mai eccepito. Per me non è affatto una sorpresa ciò che ha saputo fare domenica. In più aggiungo che il terzo gol è stato ispirato da un bellissimo taglio di Lavezzi: detto ciò mi pare che il quadro sia completo".
Con Mazzarri il discorso si sposta poi su ipotesi tattiche per il futuro. "Tridente? E' ipotizzabile tutto, senza mai intaccare l'equilibrio della squadra. Ma ciò che è certo è che nella mia idea di calcio c'é una squadra sempre propositiva, con atteggiamento offensivo e arrembante. Se guardiamo le partite giocate sinora, abbiamo sempre avuto più occasioni dell'avversario. Io non guardo ai ruoli ma ad una sinergia generale che possa portare quanti più uomini possibili in zona gol. Se proprio devo dirlo, il mio calcio ideale è quello giocato nel finale con il Bari quando in campo eravamo pieni di punte e mezze punte. Non a caso dico sempre che mi piace il campionato spagnolo. Ma c'é anche da considerare che lì c'è un'altra mentalità e soprattutto un altro approccio culturale dello spettatore alla partita. In Italia ci vuole il giusto equilibrio. Ma la mentalità che sta acquisendo la squadra sposa esattamente i miei principi".
Il prossimo avversario è il Cagliari, altra rivelazione del campionato. "E' una squadra organizzatissima e veloce nelle ripartenze. Il Cagliari è una realtà del calcio italiano, con un ottimo allenatore ed una rosa di qualità. Inoltre giocano insieme da due anni ed hanno un gruppo consolidato. Ci saranno tante difficoltà per noi, lo sappiamo. E' un campo duro per tutti ed in particolare il Napoli non ha una grossa tradizione al Sant'Elia. Che dire: è un'altra finale. Per noi il Cagliari è uguale ad una big del campionato".
Spesso si è visto un super Napoli proprio negli ultimi minuti. "Beh, io preferirei chiudere prima le partite senza fare salti mortali. Ma battute a parte, questo Napoli è spesso padrone del gioco e comandiamo noi la manovra. Vogliamo essere noi a gestire il pallone e ci stiamo riuscendo quasi sempre, al di là del risultato. Certo, se proprio dobbiamo essere perfezionisti, diciamo pure che oltre a creare tanto bel gioco, potremmo trovare un pizzico di cinismo in più. Ma ripeto, per me si sta creando nel Napoli la giusta mentalità per poter progredire da qui sino alla fine".
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