Mourinho: mai stato più tranquillo. L'Inter: contenti di lui
CalcioCon l'1-0 al Livorno in Coppa Italia il tecnico dell'Inter si è già messo alle spalle il nervosismo accumulato nei giorni scorsi. E l'ad nerazzurro Paolillo: "Nessuno all'Inter si sogna di mettere Mourinho in discussione". GUARDA TUTTI I GOL DELL'INTER
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"Tranquillo, mai stato più tranquillo". José Mourinho si è già messo alle spalle il nervosismo accumulato nei giorni scorsi, e sfociato negli insulti a un giornalista a Bergamo. Sull'episodio sarà ascoltato dalla Procura federale prima della sosta natalizia, ma intanto il portoghese archivia con soddisfazione il passaggio dell'Inter ai quarti di finale di Coppa Italia.
Reduce da un'espulsione e un turno di squalifica, durante i 90' contro il Livorno, Mourinho ha ostentato serenità: "Non mi sono alzato una volta dalla panchina, non c'è nessun problema", osserva il tecnico interista assicurando di non desiderare regali per Natale perché, sorride, "sono io il Babbo Natale della mia famiglia e dei miei amici".
In realtà, a Mourinho non dispiacerebbe ricevere ad Appiano un nuovo attaccante a gennaio, come ha chiarito alla vigilia. "Mi aspetto Quaresma, che non è una punta, ma un'opzione in più in attacco. So che Balotelli è diffidato e, conoscendolo, non aspetterà il ritorno di Eto'o dalla Coppa d'Africa per farsi ammonire in un modo naif". "Ma - continua il portoghese - sono preparato a giocare senza acquisti. La società ha fatto uno sforzo grande in estate e non posso chiedere di più, non ho il diritto di fare pressioni per avere rinforzi".
Dopo avere eliminato il Livorno con un 1-0 "che poteva essere anche più largo", l'Inter dovrà attendere gennaio per scoprire se ai quarti affronterà Napoli o Juventus. "Mi piacerebbe giocare con la più debole, ma non vedo differenze", taglia corto il portoghese che tra le note più positive della serata di ieri sottolinea l'esordio di Giulio Donati: "Questo è un buon regalo di Natale per lui e per il calcio giovanile. E' un messaggio per tutti i ragazzi: se sono umili, determinati e danno il massimo delle loro possibilità - ragiona Mourinho - possono arrivare ad altissimi livelli. Donati è un ragazzo fantastico e molto intelligente, magari non è il migliore al mondo, ma giocherà tanto nell'Inter". Piuttosto deluso, invece, è Serse Cosmi, perché il suo Livorno "non ha fatto bella figura: abbiamo tenuto il campo ma ci siamo accontentati di perdere bene, e questo a me non piace. Preferisco - continua il tecnico - perdere 18 a 0 ma con un atteggiamento propositivo".
Ma, intanto, arrivano rassicurazioni anche dalla società. Non è legata alla vittoria di Champions League la conferma di José Mourinho all'Inter per la prossima stagione. Lo ha sottolineato l'ad della società nerazzurra Ernesto Paolillo al suo arrivo al Principe di Savoia per l'ultima assemblea di Lega del 2009. "Non vedo motivi di cambiare - ha detto Paolillo - siamo contenti, siamo in testa alla classifica e figuriamoci se si mette in discussione un allenatore". Mourinho, gli fanno notare, è stato scelto per vincere la Champions... "La Coppa dei Campioni è importante - ha risposto Paolillo - ma sappiamo bene quanto è difficile raggiungere quell'obiettivo. Lo vince una fra tutte le squadre che partecipano che sono le migliori d'Europa. Quindi non si può legare la conferma del tecnico a quel trionfo. E' tutto l' insieme che conta, ma non è quello".
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"Tranquillo, mai stato più tranquillo". José Mourinho si è già messo alle spalle il nervosismo accumulato nei giorni scorsi, e sfociato negli insulti a un giornalista a Bergamo. Sull'episodio sarà ascoltato dalla Procura federale prima della sosta natalizia, ma intanto il portoghese archivia con soddisfazione il passaggio dell'Inter ai quarti di finale di Coppa Italia.
Reduce da un'espulsione e un turno di squalifica, durante i 90' contro il Livorno, Mourinho ha ostentato serenità: "Non mi sono alzato una volta dalla panchina, non c'è nessun problema", osserva il tecnico interista assicurando di non desiderare regali per Natale perché, sorride, "sono io il Babbo Natale della mia famiglia e dei miei amici".
In realtà, a Mourinho non dispiacerebbe ricevere ad Appiano un nuovo attaccante a gennaio, come ha chiarito alla vigilia. "Mi aspetto Quaresma, che non è una punta, ma un'opzione in più in attacco. So che Balotelli è diffidato e, conoscendolo, non aspetterà il ritorno di Eto'o dalla Coppa d'Africa per farsi ammonire in un modo naif". "Ma - continua il portoghese - sono preparato a giocare senza acquisti. La società ha fatto uno sforzo grande in estate e non posso chiedere di più, non ho il diritto di fare pressioni per avere rinforzi".
Dopo avere eliminato il Livorno con un 1-0 "che poteva essere anche più largo", l'Inter dovrà attendere gennaio per scoprire se ai quarti affronterà Napoli o Juventus. "Mi piacerebbe giocare con la più debole, ma non vedo differenze", taglia corto il portoghese che tra le note più positive della serata di ieri sottolinea l'esordio di Giulio Donati: "Questo è un buon regalo di Natale per lui e per il calcio giovanile. E' un messaggio per tutti i ragazzi: se sono umili, determinati e danno il massimo delle loro possibilità - ragiona Mourinho - possono arrivare ad altissimi livelli. Donati è un ragazzo fantastico e molto intelligente, magari non è il migliore al mondo, ma giocherà tanto nell'Inter". Piuttosto deluso, invece, è Serse Cosmi, perché il suo Livorno "non ha fatto bella figura: abbiamo tenuto il campo ma ci siamo accontentati di perdere bene, e questo a me non piace. Preferisco - continua il tecnico - perdere 18 a 0 ma con un atteggiamento propositivo".
Ma, intanto, arrivano rassicurazioni anche dalla società. Non è legata alla vittoria di Champions League la conferma di José Mourinho all'Inter per la prossima stagione. Lo ha sottolineato l'ad della società nerazzurra Ernesto Paolillo al suo arrivo al Principe di Savoia per l'ultima assemblea di Lega del 2009. "Non vedo motivi di cambiare - ha detto Paolillo - siamo contenti, siamo in testa alla classifica e figuriamoci se si mette in discussione un allenatore". Mourinho, gli fanno notare, è stato scelto per vincere la Champions... "La Coppa dei Campioni è importante - ha risposto Paolillo - ma sappiamo bene quanto è difficile raggiungere quell'obiettivo. Lo vince una fra tutte le squadre che partecipano che sono le migliori d'Europa. Quindi non si può legare la conferma del tecnico a quel trionfo. E' tutto l' insieme che conta, ma non è quello".
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