Beckham, Toni e Pandev. Ecco i nuovi Re Magi della Serie A

Calcio
Luca Toni torna a giocare in Serie A dopo due e stagioni e mezzo di assenza. Con la sua Roma sarà di scena a Cagliari
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Non i soliti Melchiorre, Gaspare e Baldassarre, ma quelli che torneranno a manifestarsi nel nostro campionato. Nonostante il proverbio "L'epifania tutte le feste si porta via" , la festa del calcio ricomincia proprio il 6 gennaio. GUARDA IL VIDEO

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di Diego Ponzé

Sono 3, portano doni e arrivano il 6 gennaio. Chi sono? I re magi, ovviamente. non i soliti Melchiorre, Gaspare e Baldassarre, però, quelli che abbiamo appena sistemato nel presepe. Ma quelli che torneranno a manifestarsi nel nostro campionato: Beckham, Toni e Pandev. che si ripresenteranno in campo in una data non casuale. Perché in greco, Epifania significa proprio "Apparizione". Quella che sono pronti a fare a Milano, Cagliari e Verona, questi tre nuovi-vecchi protagonisti.

Tradizione rispettata, insomma, seppur in modo un po' profano, ci perdonerete per averlo mischiato con il sacro. Stavolta, a dispetto del proverbio "L'epifania tutte le feste si porta via" , la festa - del calcio - ricomincia proprio il 6 gennaio. Anche grazie a loro, che come i magi tradizionali, non vogliono presentarsi a mani vuote. E vorrebbero subito regalare gol e punti in classifica. Anche se in qualche modo, il parallelo funziona pure con i doni della tradizione: oro, incenso e mirra. Il primo, al Milan ma anche al campionato, ovviamente non può che portarlo Beckham. Uno che vale oro non solo in campo, ma anche fuori, e ancor più quando si manifesta in coppia. 

E che a San Siro si troverà di fronte Suazo. anche lui, con il Genoa debutta all'Epifania. E nei panni del re magio, si è già trovato a suo agio a Cagliari. L'incenso, invece, è appropriato per la nuova realtà di Toni: Roma, sempre pronta a incensare i suoi idoli. E in qualche modo, funziona pure il terzo accostamento. Pandev e la mirra, che simboleggia l'espiazione dei peccati tramite la sofferenza. lui, alla Lazio ha già espiato e sofferto abbastanza. una differenza con i colleghi venuti 2mila anni fa dall'oriente, però c'è: i re magi del pallone, per trovare l'Italia non hanno seguito una cometa. E soprattutto, da noi, non vogliono né possono restare una meteora.