Cosmi: ma quale platealità? Non ho insultato nessuno

Calcio
Nulla da fare per il Livorno: la porta di Viviano (Bologna) rimane imbattuta
CALCIO SERIE A: LIVORNO-BOLOGNA

Dopo il ko con il Bologna, il tecnico del Livorno è molto deluso ("sconfitta immeritata") anche per l'espulsione: il mio comportamento verbale nei confronti degli arbitri è assolutamente corretto... GUARDA I GOL DEL LIVORNO

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"Questa sconfitta, a mio giudizio, è immeritata, ma è il verdetto del campo e bisogna accettarlo". Serse Cosmi è deluso: si aspettava di più dal suo Livorno, consapevole che la posta in palio oggi era particolarmente importante. E invece al Picchi è passato il Bologna.

"Non ho visto una supremazia da parte degli avversari", prosegue Cosmi, "dispiace perché eravamo reduci da due partite nelle quali abbiamo speso tanto, dovevamo interpretare la sfida in maniera diversa e, invece, non siamo stati lucidi come dovevamo essere. E' una brutta sconfitta: non abbiamo giocato bene, ma non è  che i nostri avversari abbiano fatto meglio. Credo che i nostri guai di oggi siano iniziati al 94' della sfida con la Juve, perché l'assenza di Lucarelli si è fatta sentire più che parecchio. Abbiamo concesso un solo tiro al Bologna che è passato al primo affondo, è vero che loro hanno perso due giocatori come Modesto e Di Vaio che potevano crearci difficoltà, ma la loro vittoria ci sta, di sicuro non meritavamo di perdere".

Cosmi ha un altro motivo di forte delusione. "Mi dispiace per la mia espulsione perché al di là della mia platealità, il mio comportamento verbale nei confronti degli arbitri è assolutamente corretto; ma evidentemente questo non paga. Mi dispiace perché volevo aiutare la squadra e non mi è stato permesso. Non ho insultato nessuno e questo mi dispiace molto: almeno mi sarei tolto una soddisfazione. E' invece pago per platealità nella protesta, mi hanno detto così". Cosmi, però, non cerca alibi. "E' un risultato pesantissimo che non meritiamo, ma che bisogna accettare sportivamente. Non ci siamo proposti come avrei voluto".