Perinetti avverte: "Roma attenta, ce la giochiamo"

Calcio
All'andata furono Totti e la Roma a festeggiare: finì 3-1
CALCIO;ROMA-BARI

Nonostante gli infortuni importanti, la squadra di Ventura cercherà di affrontare i giallorossi nel migliore dei modi. E su Mourinho il ds barese commenta: "E' un uomo caratteriale con i suoi pro e i suoi contro. Ha dato vivacità al calcio italiano"

GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA SERIE A

COMMENTA NEL FORUM DEL BARI

Contro la Roma, squadra di Ranieri che rilanciò il Napoli del dopo Maradona chiamato proprio da lui, il ds del Bari Giorgio Perinetti è convinto che la sua squadra farà bene nonostante le numerose assenze. “Sabato speriamo di giocarci la partita, anche se abbiamo degli infortuni importanti. Speriamo di fare la nostra gara, abbiamo comunque fermato l’ Inter due volte - ha detto Perinetti ai microfoni di Radio Centro Suono Sport -. A Roma abbiamo incontrato un Totti scatenato all’andata, e non siamo riusciti a fare molto. Siamo una squadra che gioca a viso aperto, prendiamo dei rischi ma è il nostro modo di giocare, facciamo molti punti. Lasciamo un buon gioco in tutti i campi. Alvarez? E' un giocatore che non ha il gol nel dna, ma è un giocatore importante per noi, che fa mille cross, ed è molto generoso”.

La squadra di Ventura ha perso il centrale Ranocchia ed in concomitanza di questo evento si è assistito ad un lieve calo della squadra pugliese. “Ranocchia è un ‘88 - ha detto Perinetti - abbiamo molti giocatori giovani ma maturi. Poi abbiamo avuto molti infortuni, un momento di difficoltà, ma è normale. Il risultato dipende da moltissimi fattori. La Roma sta facendo una striscia di risultati straordinaria. Con una rosa di grande qualità. Una squadra motivata, con entusiasmo, che capisce il momento. Per l’Inter non sarà facile, ha anche la Champions, dovrà lasciare qualcosa, la Roma se la giocherà, poi l’entusiasmo di vedere la lotta scudetto fino all’ultimo è bellissimo”.

E su Ranieri, che Perinetti ha portato al Napoli tanti anni fa, il ds del Bari pensa positivo. “Nel ‘90 gli affidammo il Napoli che era quello dopo Maradona, quindi un compito estremamente gravoso. Un’intuizione importante fu quella di affidare la squadra ad una persona giovane, serena, che aveva le sue idee. Oggi è un allenatore che oltre a tutte le sue qualità ha anche l’esperienza. E' l’uomo ideale per rilanciare un gruppo, dare entusiasmo e la voglia, che sono i segreti dei risultati. Mourinho? E' un grande comunicatore, non lo sottovaluto come allenatore, è anche bravo e un personaggio. Ha evocato la comunicazione su di se,essendo l’unico a parlare, e questo comporta una doppia veste, si espone nei momenti di criticità, e attira delle antipatie. E' un uomo caratteriale con i suoi pro e i suoi contro, nel complesso un personaggio valido che ha dato vivacità al calcio italiano”.