Inter, e adesso? Se il futuro non dipende più solo da Mou
CalcioLa Roma è a due punti in piena zona sorpasso, il Milan può rilanciarsi e così la squadra più in ascesa tra le quattro semifinaliste di Champions rischia di perdere lo scudetto che a gennaio già tutti le avevano assegnato. I GOL DELLA SERIE A E LA GALLERY
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E' più d'un mese che a ogni fine settimana ci chiediamo: e adesso? Che cosa succederà ora che l'Inter ha pareggiato a Firenze? La Roma è a due punti, in piena zona sorpasso, il Milan può rilanciarsi, e la squadra più in ascesa tra le quattro semifinaliste di Champions rischia di perdere lo scudetto che a gennaio già tutti le avevamo assegnato. E' la rivincita del campionato sui veleni, sulle intercettazioni di un passato che nessuno vorrebbe aver vissuto.
Avevano detto, avevano scritto che quella di Firenze (GUARDA I GOL) era una partita segnata, avevano elevato a prova i movimenti degli scommettitori che avevano preferito puntare sulla vittoria dell'Inter capolista piuttosto che sulla Fiorentina segnata dall'incertezza per il proprio futuro. E' andata come è andata: una bellissima partita, al di là degli errori, che la Fiorentina avrebbe voluto a tutti i costi vincere e che l'Inter ha creduto di ave vinto dopo una rimonta imposta con la forza dei suoi campioni.
Di fatto si ricomincia: ora spetta alla Roma dimostrare che la stagione nata peggio può concludersi in gloria per la gioia di Claudio Ranieri, per il dispiacere di chi lo aveva scacciato. Al Milan non rimane che vincere e restare a guardare, o a meditare sul recente passato che lo ha visto dilapidare punti impossibili da perdere. Una domenica da vivere così, attaccati al video, come succede sempre più spesso. Per un giorno il campo è lontano dal tribunale. Comunque vada, è già un successo.
Dai e dai, insomma, ora il futuro non dipende più dall'Inter. Il banco passa nelle mani della Roma, vedremo come saprà usarlo. Resta la curiosità di capire come l'Inter abbia potuto buttare via tanto vantagio e prendere, nel nuovo anno, appena la metà dei punti in gioco. Mourinho tace, cioè non spiega cosa stia accadendo in generale né perchè nel particolare ieri abbia prima messo un attaccante, poi l'abbia tolto e infine l'abbia rimesso. L'impressione è che la formula offensiva porti molti sacrifici e risultati non all'altezza. Gli attaccanti scompaiono, non ci sono due serbatoi, se corri per coprire, corri meno per segnare.
Vediamo adesso come rispondono Roma e Milan. Contro l'Atalanta sarà la prima volta di una Roma a faccia scoperta, vediamo se mantiene la stessa forza, la stessa sincerità. E se per caso il Milan avesse la forza di sopportare un calendario davvero infelice, potrebbe anche lui prendere sul serio la nuova vicinanza al vertice. Conta intanto la partita di Palermo contro il Chievo come riferimento per il quarto posto. Il Napoli si è un po' emarginato, la Juve gioca una partita alla pari con il Cagliari, mentre il derby dirà la forza ufficiale della Samp. E' arrivato il caldo, arriva anche la verità.
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E' più d'un mese che a ogni fine settimana ci chiediamo: e adesso? Che cosa succederà ora che l'Inter ha pareggiato a Firenze? La Roma è a due punti, in piena zona sorpasso, il Milan può rilanciarsi, e la squadra più in ascesa tra le quattro semifinaliste di Champions rischia di perdere lo scudetto che a gennaio già tutti le avevamo assegnato. E' la rivincita del campionato sui veleni, sulle intercettazioni di un passato che nessuno vorrebbe aver vissuto.
Avevano detto, avevano scritto che quella di Firenze (GUARDA I GOL) era una partita segnata, avevano elevato a prova i movimenti degli scommettitori che avevano preferito puntare sulla vittoria dell'Inter capolista piuttosto che sulla Fiorentina segnata dall'incertezza per il proprio futuro. E' andata come è andata: una bellissima partita, al di là degli errori, che la Fiorentina avrebbe voluto a tutti i costi vincere e che l'Inter ha creduto di ave vinto dopo una rimonta imposta con la forza dei suoi campioni.
Di fatto si ricomincia: ora spetta alla Roma dimostrare che la stagione nata peggio può concludersi in gloria per la gioia di Claudio Ranieri, per il dispiacere di chi lo aveva scacciato. Al Milan non rimane che vincere e restare a guardare, o a meditare sul recente passato che lo ha visto dilapidare punti impossibili da perdere. Una domenica da vivere così, attaccati al video, come succede sempre più spesso. Per un giorno il campo è lontano dal tribunale. Comunque vada, è già un successo.
Dai e dai, insomma, ora il futuro non dipende più dall'Inter. Il banco passa nelle mani della Roma, vedremo come saprà usarlo. Resta la curiosità di capire come l'Inter abbia potuto buttare via tanto vantagio e prendere, nel nuovo anno, appena la metà dei punti in gioco. Mourinho tace, cioè non spiega cosa stia accadendo in generale né perchè nel particolare ieri abbia prima messo un attaccante, poi l'abbia tolto e infine l'abbia rimesso. L'impressione è che la formula offensiva porti molti sacrifici e risultati non all'altezza. Gli attaccanti scompaiono, non ci sono due serbatoi, se corri per coprire, corri meno per segnare.
Vediamo adesso come rispondono Roma e Milan. Contro l'Atalanta sarà la prima volta di una Roma a faccia scoperta, vediamo se mantiene la stessa forza, la stessa sincerità. E se per caso il Milan avesse la forza di sopportare un calendario davvero infelice, potrebbe anche lui prendere sul serio la nuova vicinanza al vertice. Conta intanto la partita di Palermo contro il Chievo come riferimento per il quarto posto. Il Napoli si è un po' emarginato, la Juve gioca una partita alla pari con il Cagliari, mentre il derby dirà la forza ufficiale della Samp. E' arrivato il caldo, arriva anche la verità.