Il successo dei ragazzi rossoneri nella finale di Coppa Italia Primavera riporta il buonumore in casa Milan: a S. Siro i gol di Verdi e Zigoni stendono il Palermo. Si torna a parlare dello storico capitano e Galliani dice: "Decideremo assieme cosa fare"
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Il successo della Primavera del Milan in Coppa Italia soddisfa parecchio Adriano Galliani perché "a inizio anno abbiamo rinnovato il settore giovanile con grande impegno e i risultati sono arrivati subito". Il Milan ha battuto per 2-0 il Palermo e ha vinto la Tim Cup Primavera, la seconda della sua storia dopo quella conquistata nella stagione '84-'85 dalla Primavera allenata all'epoca da Fabio Capello: in quella occasione la squadra rossonera sconfisse ai rigori il Torino dopo che le due finali di andata e ritorno erano finite entrambe 1-0. I marcatori sono stati Simone Verdi al 4' del primo tempo e Gianmarco Zigoni al 18' del secondo tempo. All'andata a Palermo era finita con il punteggio di 1-1.
Il vivaio rossonero era uno degli ambiti in cui Paolo Maldini sarebbe potuto tornare a collaborare con il club di via Turati. Per il momento non è successo, ma Galliani assicura che "nella nostra società le porte sono sempre aperte per Paolo e decideremo assieme cosa fare".
Per il momento Galliani si concentra sul presente, che vede il Milan al terzo posto e in corsa per lo scudetto con Inter e Roma. "Non so se e quale delle due squadre di Milano festeggerà alla fine, di certo siamo la città prima per punti", osserva l'amministratore delegato rossonero mentre visita la mostra organizzata dalle curve di Inter e Milan. A proposito di tifoserie, Galliani ha osservato che "quasi certamente dovremo rassegnarci al fatto che difficilmente Inter e Milan avranno due stadi di proprietà".
A proposito dell'Inter, impegnata anche in Champions League, Galliani ha ribadito che "come al solito in Europa tifo per le squadre italiane: rischiamo di perdere la quarta squadra nella Champions del 2011, quindi le nostre piccole speranze sono legate ai nerazzurri e al rendimento dei club tedeschi".
Nessun commento, invece, a proposito degli ultimi risvolti di Calciopoli. "Non parlo delle vicende del 2006, l'ho detto sei anni fa e non cambio la mia parola", ha concluso Galliani.
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Il successo della Primavera del Milan in Coppa Italia soddisfa parecchio Adriano Galliani perché "a inizio anno abbiamo rinnovato il settore giovanile con grande impegno e i risultati sono arrivati subito". Il Milan ha battuto per 2-0 il Palermo e ha vinto la Tim Cup Primavera, la seconda della sua storia dopo quella conquistata nella stagione '84-'85 dalla Primavera allenata all'epoca da Fabio Capello: in quella occasione la squadra rossonera sconfisse ai rigori il Torino dopo che le due finali di andata e ritorno erano finite entrambe 1-0. I marcatori sono stati Simone Verdi al 4' del primo tempo e Gianmarco Zigoni al 18' del secondo tempo. All'andata a Palermo era finita con il punteggio di 1-1.
Il vivaio rossonero era uno degli ambiti in cui Paolo Maldini sarebbe potuto tornare a collaborare con il club di via Turati. Per il momento non è successo, ma Galliani assicura che "nella nostra società le porte sono sempre aperte per Paolo e decideremo assieme cosa fare".
Per il momento Galliani si concentra sul presente, che vede il Milan al terzo posto e in corsa per lo scudetto con Inter e Roma. "Non so se e quale delle due squadre di Milano festeggerà alla fine, di certo siamo la città prima per punti", osserva l'amministratore delegato rossonero mentre visita la mostra organizzata dalle curve di Inter e Milan. A proposito di tifoserie, Galliani ha osservato che "quasi certamente dovremo rassegnarci al fatto che difficilmente Inter e Milan avranno due stadi di proprietà".
A proposito dell'Inter, impegnata anche in Champions League, Galliani ha ribadito che "come al solito in Europa tifo per le squadre italiane: rischiamo di perdere la quarta squadra nella Champions del 2011, quindi le nostre piccole speranze sono legate ai nerazzurri e al rendimento dei club tedeschi".
Nessun commento, invece, a proposito degli ultimi risvolti di Calciopoli. "Non parlo delle vicende del 2006, l'ho detto sei anni fa e non cambio la mia parola", ha concluso Galliani.
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