Non solo il Barça, anche il Brescia ha il suo Messi
CalcioESCLUSIVA. Si chiama Nelson Bustamante, ha 17 anni, è cileno e la sua storia è simile a quella del campione blaugrana. Povertà e un fisico da irrobustire. Scartato da Real Madrid e Inter è arrivato nel club che fu di Guardiola. GUARDA VIDEO E FOTOGALLERY
"A CASA DI...", SFOGLIA L'ALBUM DEI CAMPIONI
di AUGUSTO DE BARTOLO
da Brescia
Se fissi dritto negli occhi Nelson Bustamante sei capace di cogliere l'essenza della sua anima. Un groviglio di sentimenti che si contrappongono: tristezza, gioia, fragilità, determinazione e soprattutto quella passione che lo ha spinto lontanissimo da casa per realizzare il suo sogno, diventare un calciatore. Da San Bernardo del Cile a Brescia il passo è stato più breve di quanto la distanza dica. Lasciare la famiglia, gli amici, gli affetti a 14 anni non è mai semplice, ma ormai Nelson ne ha 17 e il peggio è passato. Su di lui sono riposte le speranze di un'intera nazione, il Cile, che lo considera il nuovo Messi, e del Brescia che su di lui ha investito tanto e non solo a livello tecnico ma anche, come il Barcellona fece con l'argentino, da un punto di vista medico.
Nelson, come Leo in passato, ha bisogno di irrobustire un fisico che ha smesso di crescere troppo in fretta, di acquisire qualche centimetro in più per far valere le sue enormi potenzialità. Basterà ancora qualche mese e lui potrà dimostrare la sua tesi: "Con la palla tra i piedi nessuno è più alto dell'altro - dice - tanto poi se la si perde c'è bisogno che tutta la squadra corra per recuperarla". Per il momento a correre è stata la sua vita, cambiata in un baleno trasformando la povertà dei tempi in cui il talentino sudamericano andava ai semafori per guadagnare qualche spicciolo, all'occasione del riscatto: "Mio padre credeva che io andassi a pulire i prati - spiega - E invece prendevo il pallone e mi fermavo agli incroci a palleggiare così la gente mi lasciava qualche moneta". Soldi da portare in famiglia, per la casa e non solo: "Mio fratello è goloso e a lui compravo da mangiare, ma se per strada incontravo qualche barbone davo qualcosa anche a loro".
La passione di Nelson per il calcio è ereditaria, figlia di un gene tramandatogli dal papà, calciatore anche lui in una piccola squadra locale: "Lui mi ha trasmesso la voglia di giocare, quando lo vedevo in campo lui faceva cose che non si potevano paragonare agli altri, ma non ha potuto mai andare in una squadra più grande". La chance di fare il grande salto gli è stata data da René Curiaz, un procuratore sudamericano che, dopo averlo visto giocare per strada, lo ha proposto a Colo Colo e all'Universidad de Chile, le due migliori formazioni del Paese: "Ma io ho scelto il Brescia perché il calcio in Italia è migliore". Qualcuno dice che Nelson avrebbe potuto giocare con Real Madrid o Inter: "Io questo non lo so, il mio procuratore non mi diceva queste cose perché ero piccolo, ma qui mi aiutano a crescere".
Per la sua storia, per il suo fisico, per quel sinistro con cui incanta anche i suoi compagni, Bustamante potrebbe ripercorrere la strada della pulce blaugrana: "Molti dicono che somiglio a Messi, ma io non lo so, quando gioco non mi vedo, io penso solo a prendere la palla e ad andare in porta". Emulando le gesta del suo idolo: "Vedo quello che fa in campionato e in Champions e io poi lo imito quando gioco". Insomma, nessuna pressione, solo tanto orgoglio: "Se dicono così io sono felice, non c'è problema".
In campo Nelson è tutto classe e istinto: "Quando ho la palla sento di avere una forza incredibile nei piedi", e per questo non vuole pensare al futuro: "Sono concentrato su quello che devo fare". Ma un sogno, in fondo, si può anche azzardare: "Sì che mi piacerebbe giocare nel Barcellona, magari con Messi, avrei un'intesa perfetta con lui, tanti non lo capiscono perché lui pensa veloce e fa cose che altri non si aspettano". E allora, il buon Pep Guardiola, che qui a Brescia è di casa, venga a vedere questo piccolo fenomeno, potrebbe davvero piacergli.
La scheda di Nelson Bustamante
Compleanno: 23 dicembre
Segno zodiacale: capricorno
Calciatore preferito: Leo Messi
Squadra: Brescia
Ruolo: trequartista
Hobby: navigare in internet
di AUGUSTO DE BARTOLO
da Brescia
Se fissi dritto negli occhi Nelson Bustamante sei capace di cogliere l'essenza della sua anima. Un groviglio di sentimenti che si contrappongono: tristezza, gioia, fragilità, determinazione e soprattutto quella passione che lo ha spinto lontanissimo da casa per realizzare il suo sogno, diventare un calciatore. Da San Bernardo del Cile a Brescia il passo è stato più breve di quanto la distanza dica. Lasciare la famiglia, gli amici, gli affetti a 14 anni non è mai semplice, ma ormai Nelson ne ha 17 e il peggio è passato. Su di lui sono riposte le speranze di un'intera nazione, il Cile, che lo considera il nuovo Messi, e del Brescia che su di lui ha investito tanto e non solo a livello tecnico ma anche, come il Barcellona fece con l'argentino, da un punto di vista medico.
Nelson, come Leo in passato, ha bisogno di irrobustire un fisico che ha smesso di crescere troppo in fretta, di acquisire qualche centimetro in più per far valere le sue enormi potenzialità. Basterà ancora qualche mese e lui potrà dimostrare la sua tesi: "Con la palla tra i piedi nessuno è più alto dell'altro - dice - tanto poi se la si perde c'è bisogno che tutta la squadra corra per recuperarla". Per il momento a correre è stata la sua vita, cambiata in un baleno trasformando la povertà dei tempi in cui il talentino sudamericano andava ai semafori per guadagnare qualche spicciolo, all'occasione del riscatto: "Mio padre credeva che io andassi a pulire i prati - spiega - E invece prendevo il pallone e mi fermavo agli incroci a palleggiare così la gente mi lasciava qualche moneta". Soldi da portare in famiglia, per la casa e non solo: "Mio fratello è goloso e a lui compravo da mangiare, ma se per strada incontravo qualche barbone davo qualcosa anche a loro".
La passione di Nelson per il calcio è ereditaria, figlia di un gene tramandatogli dal papà, calciatore anche lui in una piccola squadra locale: "Lui mi ha trasmesso la voglia di giocare, quando lo vedevo in campo lui faceva cose che non si potevano paragonare agli altri, ma non ha potuto mai andare in una squadra più grande". La chance di fare il grande salto gli è stata data da René Curiaz, un procuratore sudamericano che, dopo averlo visto giocare per strada, lo ha proposto a Colo Colo e all'Universidad de Chile, le due migliori formazioni del Paese: "Ma io ho scelto il Brescia perché il calcio in Italia è migliore". Qualcuno dice che Nelson avrebbe potuto giocare con Real Madrid o Inter: "Io questo non lo so, il mio procuratore non mi diceva queste cose perché ero piccolo, ma qui mi aiutano a crescere".
Per la sua storia, per il suo fisico, per quel sinistro con cui incanta anche i suoi compagni, Bustamante potrebbe ripercorrere la strada della pulce blaugrana: "Molti dicono che somiglio a Messi, ma io non lo so, quando gioco non mi vedo, io penso solo a prendere la palla e ad andare in porta". Emulando le gesta del suo idolo: "Vedo quello che fa in campionato e in Champions e io poi lo imito quando gioco". Insomma, nessuna pressione, solo tanto orgoglio: "Se dicono così io sono felice, non c'è problema".
In campo Nelson è tutto classe e istinto: "Quando ho la palla sento di avere una forza incredibile nei piedi", e per questo non vuole pensare al futuro: "Sono concentrato su quello che devo fare". Ma un sogno, in fondo, si può anche azzardare: "Sì che mi piacerebbe giocare nel Barcellona, magari con Messi, avrei un'intesa perfetta con lui, tanti non lo capiscono perché lui pensa veloce e fa cose che altri non si aspettano". E allora, il buon Pep Guardiola, che qui a Brescia è di casa, venga a vedere questo piccolo fenomeno, potrebbe davvero piacergli.
La scheda di Nelson Bustamante
Compleanno: 23 dicembre
Segno zodiacale: capricorno
Calciatore preferito: Leo Messi
Squadra: Brescia
Ruolo: trequartista
Hobby: navigare in internet