Mourinho: "Esigo rispetto per l'Inter. E non so se resto"

Calcio
José Mourinho e Pietro Mennea all'allenamento odierno dell'Inter (foto inter.it)
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L'allenatore nerazzurro alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Roma: "Non posso dare certezze al 100%". Poi attacca la Sensi: "Chi nasce in una culla d'oro deve rispettare chi lavora". Sneijder out. Mennea segue l'allenamento. IL VIDEO

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"Non posso dire che resterò all'Inter la prossima stagione al 100%. Nel calcio non si può mai dire". Così Jose Mourinho ha risposto a chi gli chiedeve se poteva confermare al 100% la sua permanenza all'Inter anche per l'anno prossimo. Mourinho ha poi riservato grandi complimenti per la Roma, anche se il tecnico nerazzurro ha voluto sottolineare come i giallorossi, dopo una brutta partenza, "hanno approfittato anche del periodo che mi ha fatto smettere di andare in conferenza stampa e tutti sappiamo perchè ho smesso di farle - ha aggiunto - Ne hanno approfittato e si stanno giocando lo scudetto e una finale di Coppa Italia in casa. Una situazione unica che non condivido, non conosco nessun paese che lo fa. Detto questo hanno fatto una stagione fantastica per merito di tecnico, società, giocatori e tifosi".

"Non chiedo rispetto. Esigo rispetto per la mia squadra". José Mourinho alza la voce alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Roma. A chi ha  sollevato dubbi sulla regolarità della partita vinta domenica dall'Inter sul campo della Lazio, lo Special One replica. "Abbiamo rischiato Snejider che non giocherà domani. Abbiamo perso Lucio, che non giocherà domani. Abbiamo messo tutto in campo", dice prima di fare riferimento alle dichiarazioni attribuite al presidente della Roma, Rosella Sensi. "E' una vergogna rubare. Chi ha la fortuna di nascere in una culla d'oro, deve rispettare chi lavora. Il mio staff  ed io siamo arrivati qui lottando per tutta la vita. Se l'Inter arriva in finale di Coppa Italia, finale di Champions e a lottare per il campionato. Esigo rispetto. Alla signora, alla dottoressa, dico di rispettare la mia squadra".

"Ho vinto 5 campionati e non ho mai vinto con difficoltà. Ho sempre detto che un giorno avrei voluto la pressione di lottare fino alla fine. Mi sbagliavo: è molto più bello vincere con 20 punti di vantaggio, 5-6 giornate prima della fine del torneo", dice ancora. "Domenica ho vissuto una giornata difficile. Sapevo che se non avessi vinto, avrei perso il campionato. Mentre gli altri  prendevano il sole che c'è spesso a Roma, noi eravamo a Barcellona  per una guerra di Champions. Siamo venuti qui senza sapere che giocatori avevamo a disposizione. Ho vissuto una giornata sotto  pressione", aggiunge lo Special One. La vittoria dell'Inter contro la Lazio ha quasi spento le  speranze di scudetto della Roma. L'atteggiamento della formazione e della tifoseria biancoceleste hanno alimentato discussioni e  polemiche. "Se c'è un problema tra tifoserie non è un problema mio. Io sono qui da 2 anni, ho capito qualcosa ma non tutto. I miei giocatori a Roma hanno fatto una partita come tutte le altre", dice  Mourinho.

José Mourinho potrebbe essere costretto a rinunciare all'olandese, Wesley Sneijder, per la finale di Coppa Italia di mercoledì sera contro la Roma. Il centrocampista non ha infatti preso parte alla rifinitura di questo pomeriggio allo stadio Flaminio e a questo punto la sua presenza è in forte dubbio. Se non dovesse farcela, l'allenatore portoghese potrebbe optare per un 4-1-4-1, con Maicon alto a destra ed Eto'o a sinistra, dietro a Milito. In gruppo, invece, Pandev, alle prese con un ematoma al retto femorale destro. Prima dell'inizio dell'allenamento, la squadra nerazzurra ha ricevuto la visita di Pietro Mennea, campione olimpico sui 200 metri nel 1980. L'ex detentore del primato mondiale sulla distanza ha incontrato Mourinho e i giocatori, e si è soffermato a lungo a parlare con il tecnico portoghese.

Zero titoli non è una vergogna  se lotti fino alla fine. Se finisci al quinto posto a 30 punti dal  primo, è un conto. Se arrivi in fondo, zero titoli non sono un dramma o una vergogna". Se l'Inter dovesse chiudere la stagione a mani  vuote, non sarebbe un dramma. Ne è convinto Josè Mourinho, che  domani guida i nerazzurri nella finale di Coppa Italia contro la Roma. L'Inter è in vetta al campionato ed è anche in finale di Champions  League. "Se vinciamo 3 titoli è storico. Se ne vinciamo 2 è positivo. Se non ne vinciamo, pazienza. Non e' un dramma. C'è chi in settimana è in vacanza. E poi, ironia del destino, il calcio italiano spera che l'Inter vinca la finale di Madrid per non perdere una squadra in  Champions", dice lo Special One.

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