Totti: mai stato razzista. Napolitano: gesto inconsulto

Calcio
Totti riceve la medaglia di consolazione dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia
AS Roma's Philippe Mexes of France, left, and Francesco Totti walk past the Italian Cup trophy at the end of the final soccer match between AS Roma and Inter Milan at Rome's Olympic stadium, Wednesday, May 5, 2010. Inter Milan won 1-0. (AP Photo/Andrew Medichini)

Il capitano giallorosso non ci sta e respinge le accuse di razzismo di Balotelli e del suo procuratore Raiola: "Non sono razzista e mai lo sarò". Anche il presidente della Repubblica è intervenuto sull'episodio della finale di Coppa Italia. I GOL DELLA A

IL CALCIO DI TOTTI A BALOTELLI: ECCO COSA PENSANO GLI ITALIANI

GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA SERIE A

Totti risponde a Balotelli - "Mai sono stato razzista, mai sarò razzista, mai ho pronunciato frasi o insulti di stampo razzista". Francesco Totti risponde così, dal suo sito, alle accuse lanciate da Mario Balotelli e dal suo manager Raiola secondo i quali durante la finale di coppa Italia con l'Inter di mercoledì il capitano giallorosso avrebbe rivolto un insulto a a sfondo razziale nei confronti dell'attaccante nerazzurro. Totti con la stessa fermezza ci tiene poi ad sottolineare che: "C'è del comportamento affine al razzismo anche quando si insulta qualcuno soltanto per il suo luogo di nascita". Il capitano giallorosso poi usa come sempre un po' di ironia e questa volta lo fa quando si riferisce al manager di Balotelli, Mino Raiola. "Non voglio rispondere al simpatico e gioviale procuratore del giocatore interista: essendo lui un principale esperto di gastronomia lascerò che lo facciano i miei amici 'pitoni'...che si occupano di ristorazione e cosi' magari si sentirà più a suo agio". Poi chiude. "In questi due giorni ho riflettuto attentamente su tutta la vicenda ed ho deciso di esprimere le mie valutazioni e il mio stato d'animo a fine stagione".

Giorgio Napolitano -
"Una cosa inconsulta". Arriva anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la condanna al gesto di Francesco Totti nei confronti di Balotelli: "Ci sono forme di tifo selvaggio che danno luogo a violenze intollerabili, che oggi si esprimono negli stadi, ma domani chissà dove possono arrivare - ha detto il Capo dello Stato, a margine della presentazione dei candidati ai Premi David di Donatello. E' un fenomeno preoccupante e le società calcistiche dovrebbero reagire di più". E alla richiesta di un commento sul caso Totti-Balotelli, il presidente ha detto: "E' un fatto che rientra proprio in questo panorama, ed è una cosa inconsulta".

La spiegazione di Balotelli - "Negro di m... sì,  mi ha detto proprio così". Il virgolettato è di Mario Balotelli ed è riportato dalla Gazzetta dello Sport. L'attaccante dell'Inter, tramite il suo agente Mino Raiola, accusa Francesco Totti di averlo insultato prima di rifilargli quei due calcioni che sono costati il rosso e tante critiche al capitano della Roma. "Mario - ha proseguito Raiola - mi ha giurato di non aver offeso nessuno. Lui ammette solo di avergli detto: 'Basta con i calci, non fare il bambino giochiamo a pallone'. Nulla di più. Poi, Totti ha fatto il resto...".

Mino Raiola - "Per me chi è razzista è ignorante - continua Raiola -. Scelga lui come considerarsi. Per un gesto premeditato ci vorrebbero 6 mesi di stop, in Brasile c'è anche l'arresto per atti razzisti. Cosa dovrebbe dire adesso Juan al suo capitano?. Totti deve gestire con cautela questa brutta vicenda". Balotelli e Raiola sono disposti a chiudere la vicenda. "Mario e io siamo convinti che sia bene voltar subito pagina. La lotta al razzismo ha bisogno di contributi importanti e sarebbe bello che anche Francesco facesse la sua parte, magari con l'appoggio della Roma, sarebbe il miglior modo per chiudere l'incidente". Poi Raiola riferisce anche una battuta di Balotelli. "Totti è stato l'attaccante più forte, non mi stupisco se la sia presa con me: ora sono io il più forte...".

La campana di Totti - Non si stemperano insomma i veleni lasciati da Inter-Roma, finale di Coppa Italia. Oggi anche il capitano giallorosso torna sul luogo del delitto dalle pagine del Corriere dello Sport. Con un lungo articolo a sua firma in cui si scusa ancora, non cerca giustificazioni, ma racconta "semplicemente la verità di quello che è accaduto". Premesso che il clima dell'incontro era teso fin dall'inizio per l'importanza della posta in palio, e che partire dalla panchina non lo ha certo tranquillizzato, Totti punta il dito contro Balotelli (chiamandolo sempre e solo 'lui'): "Sentire che un calciatore alle prime armi offenda ripetutamente i miei tifosi, la mia città, il mio senso di appartenenza alla Roma, oltre a me personalmente, dicendomi che sono finito, è insopportabile... Non si può tollerare che 'lui' abbia sempre la possibilità di provocare tutti, compresi i suoi tifosi e quelli avversari e nessuno prenda in considerazione preventivamente i suoi atteggiamenti".

COMMENTA NEL FORUM DELLA ROMA

COMMENTA NEL FORUM DELL'INTER